Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC - foto: Ufficio Comunicazione del Venezia FC
Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC - foto: Ufficio Comunicazione del Venezia FC

Questo pomeriggio mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, ha tenuto la conferenza stampa alla vigilia del match al Penzo contro la Reggina. 
Mister, Come ha trovato la squadra in questi giorni?
“Questa settimana la squadra sta dimostrando di voler uscire da questo periodo. Ma conterà quello che accadrà durante la partita, conterà il risultato”.
Saranno tutti a disposizione oppure no?
“No, saranno indisponibili Maenpaa, per un problema alla schiena, e Connolly”.
Qual è l’insidia maggiore della partita di domani?
“Incontriamo una squadra forte, lo aveva già dimostrato, allenata da un mister che sa bene che cos’è la B, e si è vista la coesione fra tifoso e giocatore. Noi dobbiamo essere bravi sotto questo aspetto: a vedere più partite in una partita. Inoltre dobbiamo vedere dove possiamo arrivare”.
Che ricordo ha dell’aspetto veneziano che ha avuto per tanti anni, paragonato all’ambiente di adesso, in una situazione così delicata?
“Ho avuto il piacere di incontrare una parte della tifoseria, loro hanno le loro ragioni, è giusto che i giocatori sappiano questo. Noi oltre ai punti dobbiamo recuperare il pubblico. I tifosi vogliono sudore e attaccamento alla maglia. E noi dobbiamo dimostrarglielo”.
Qual è il suo stato d’animo per domani?
“Sinceramente, non ho ancora avuto il tempo di pensarci, perché sto pensando a come far reagire questi ragazzi. Il pensiero non è la prima panchina in Italia, ma di far emergere ai ragazzi le loro qualità. Il pensiero è concentrare e far capire ai ragazzi che è una delle tante gare importanti”.
E’ una squadra che non ha mai vinto in casa.
“E’ vero, ma non voglio vedere solo il risultato: voglio vedere anche lo spirito”.
Per le conoscenze che aveva sulla squadra, qual è l’orientamento che si è fatto sullo schema?
“Confermo le potenzialità di questa squadra: ha giocatori di qualità che possono permettermi, durante la gara, di cambiare. Ci penserò stanotte, ho ancora dei dubbi sullo schieramento”. 
Su Busio non convocato in Nazionale  che cosa pensa?
“Non ho parlato con lui, non mi sembra il momento. Se per voi lui, pur essendo giovane, sta attraversando un momento giù, voglio vedere non solo lo stato d’animo ma anche la reazione. Se oggi non sei convocato, puoi però anzi devi dare dimostrazioni della speranza di poter essere convocato in futuro”.
Qual è la forza principale della Reggina?
“E’ una squadra costruita bene, con identità e qualità individuali che giocano con il collettivo. Ho visto giocatori forti che si sono calati in questo campionato. Stimo tantissimo Pippo come allenatore e come uomo, anche per quello che ha fatto qui a Venezia. Noi però dobbiamo capire che domani ci servono punti”.
Che cosa pensa della base costituita da giocatori italiani, sui cui nei giorni scorsi ha molto battuto?
“Una squadra deve avere una base solida, la base la devono dare gli italiani. Piano piano ci sto parlando, quando ho battuto il tasto su Ceccaroni e Modolo, sono loro che devono insegnare che cos’è il Venezia. Lo stanno facendo e penso che adesso i ragazzi debbano diventare non un gruppo, ma una squadra. Oggi non si può parlare di qualità, oggi dobbiamo tirarci da questa situazione, perché quando perdi autostima a volte le qualità non bastano”.