Dai tubi al neon alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, passando dalla tecnologia Led.

L’azienda trevigiana si racconta: “Una storia all’insegna dell’innovazione”

 

Treviso, primavera 1951: fiutate le enormi potenzialità dei tubi fluorescenti, di cui in America si faceva già un gran parlare, Alfredo Marchiol allestisce un piccolo mercato nel magazzino di casa. Stessa città, settant’anni dopo: l’azienda che porta il suo nome celebra una storia fitta di traguardi, raggiunti in Veneto (ma non solo) nel settore della distribuzione di materiale elettrico. A riannodarne i fili è il nipote, che dal nonno ha ereditato nome e passione e che oggi guida una realtà che conta 20 filiali da Trento a Trieste (e altre tre in Slovenia) e una squadra di 650 dipendenti. Azienda tra i principali rivenditori di materiale elettrico in Italia, Marchiol* ha raggiunto un giro d’affari che nel 2019 ha sfiorato i 245 milioni di euro, con una quota di mercato pari al 25% del mercato totale del Nordest.

«La storia dell’azienda della mia famiglia – racconta Alfredo Marchiol, presidente dell’azienda trevigiana, giunta alla terza generazione – attraversa la Storia dell’Italia dal dopoguerra ad oggi. Uscito a brandelli dal secondo conflitto mondiale, nella seconda metà del Novecento il Paese vive un’improvvisa accelerata verso la modernità, che stravolge la vita quotidiana ridisegnandone ogni aspetto. La nostra impresa affonda le radici proprio nelle conquiste tecnologiche di quegli anni e oggi come allora per noi è fondamentale tenere il passo dei tempi che cambiano. Tra le parole che guidano la nostra attività c’è infatti “formazione”: non ci sarebbero soluzioni calate sulle nuove esigenze dei clienti senza una profonda conoscenza della materia.

A proposito di tempi che cambiano, nell’anno della pandemia – riporta il presidente Marchiol – è mutato anche il comportamento d’acquisto dei nostri clienti ed è stato boom di traffico nella piattaforma e-commerce. Il 2020 non è stato un anno semplice, ma nessuno dei nostri collaboratori ha perso il suo posto di lavoro. Anzi, abbiamo siglato nuovi contratti e puntato su nuove figure professionali per migliorare ulteriormente il servizio offerto ai clienti. Abbiamo investito in controlli sanitari per i dipendenti, nella sanificazione delle strutture e in un’assicurazione medica integrativa per supportare quanti venissero in contatto con il Covid.

Sono le persone – sottolinea infine Alfredo Marchiol – la vera forza dell’azienda ed è sul benessere della grande famiglia Marchiol che continueremo a concentrare energie e capitale, proprio come avrebbero fatto mio nonno e mio padre».