La squadra investigativa del Commissariato di Polizia di San Marco, nella mattinata di domenica 1 ottobre, ha proceduto d’iniziativa al Fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino straniero di origini algerine (classe 1980) sospettato dei reati di violenza sessuale (609 bis e 609 ter comma 5 quater c.p.), maltrattamenti in famiglia (art. 572 commi 1 e 2 c.p.) e sottrazione di minori (574 bis c.p.).
L’attività di indagine, diretta dalla Procura della repubblica di Venezia e delegata al Commissariato di Polizia di San Marco, ha consentito l’adozione della misura pre – cautelare, anche grazie al contributo delle autorità di polizia francesi, tramite la sezione S.I.R.E.N.E. del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
L’attività investigativa è partita da una segnalazione alla Polizia di Stato del 13 settembre 2023 da parte della moglie del sospettato, residente a Venezia, la quale denunciava l’uomo per ‘Maltrattamenti verso familiari’, , ‘Violenza sessuale’ nonché ‘Sottrazione e trattenimento all’estero’ dei tre figli minori.
Nello specifico, le condotte violente nei confronti della moglie sarebbero state poste in essere sin dal 2014 e la situazione si sarebbe aggravata dopo l’ennesimo litigio, il quale sarebbe avvenuto l’11 settembre scorso quando l’uomo, dopo aver appreso la volontà della moglie di divorziare, le avrebbe comunicato di trovarsi a Nizza (Francia) con i tre figli minori della coppia, e che li avrebbe tenuti con sé non facendoglieli più rivedere.
Veniva pertanto attivata la procedura d’urgenza del Codice Rosso e, d’intesa con il sostituto procuratore della Repubblica titolare delle indagini, veniva autorizzata ed attivata la localizzazione di precisione su tutte le utenze e gli apparecchi telefonici in uso all’uomo ed ai bambini, all’esito della quale si apprendeva che il soggetto effettivamente aveva abbandonato il territorio nazionale, vendendo il proprio cellulare personale (compresa la sim) e disattivando tutte le utenze telefoniche in uso ai figli minori.
Le indagini sulla ricerca del presunto colpevole proseguivano grazie al contributo fornito dalle autorità di polizia francesi e dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia attraverso il monitoraggio delle carte di credito del soggetto, con cui si riuscivano a ricostruire parte dei suoi spostamenti in diverse città francesi, tra cui Nizza, Perpignan, Nimes ed infine Parigi.
Grazie a tale attività di ricerca, nella giornata di venerdì 29 settembre, il cittadino straniero sospettato di tali reati veniva intercettato dalla Polizia ferroviaria Francese nei pressi della città di Carcassone, in Francia.
Conseguentemente, i figli minori venivano posti in sicurezza ed affidati ad una comunità protetta in attesa delle determinazioni della magistratura francese, mentre il padre veniva rilasciato dalle autorità transalpine non essendo ancora attivo un mandato di arresto europeo a suo carico.
L’attività investigativa posta in essere dal personale del Commissariato di San Marco proseguiva nei giorni successivi, allo scopo di rintracciare il sospettato che, sulla base del costante monitoraggio dei suoi spostamenti, sembrava fosse tornato in Italia e terminava nella giornata di domenica 1 ottobre c.a. quando, sulla scorta di una segnalazione da parte di una vicina di casa, si apprendeva che un soggetto sarebbe entrato nell’abitazione di residenza del soggetto e della moglie a Venezia.
Personale del Commissariato di San Marco, con il supporto di personale delle Volanti di Venezia, si recava pertanto immediatamente presso l’abitazione del soggetto, dove quest’ultimo veniva rintracciato e condotto presso gli Uffici del Commissariato dove lo stesso, d’intesa con la procura della Repubblica ed il magistrato titolare delle indagini, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto.