Il tema principale del punto stampa odierno di Zaia è stato la richiesta di immediata riapertura da parte delle Regioni, che però non è stata accettata dai ministri Boccia e Speranza. “L’Alto Adige – ha spiegato il Governatore del Veneto – sta cercando di trovare delle modalità giuridiche che gli permettano di attuare una riapertura immediata, però per ora non è stato ancora dato il via. Io non posso forzare.
Mi sento con altri presidenti e tutti quanti convergiamo nel chiedere al Governo di anticipare i tempi. Sappiamo che per gli esercenti che possono ripartire, secondo l’ultimo DPCM, non prima del 1. Giugno, è una data troppo distante. I tempi di attesa sono troppo dilatati. Come Governatori abbiamo chiesto che, tramite un nuovo DPCM, venga detto che si autorizza ogni singola Regione ad aprire secondo un piano che il Governo deve valutare e approvare.
Ci devono spiegare perché i parrucchieri, ad esempio, dal punto di vista della sicurezza hanno maggiori problemi rispetto ad altri settori che già stanno lavorando. Per caso non possono alzare le serrande perché non sono strategici? Non trovo giusto bistrattare gli artigiani. Io sono chiamato a difendere i cittadini.
Se fossero stati autonomi, avrei riaperto già tutto quanto. Non vorrei che si volesse aspettare il 1. Giugno per una questione politica, perché così si possa posticipare la data del voto. Non si può sospendere la democrazia. Se aspettiamo la sicurezza totale, questa non ci sarà mai. Se fosse così, allora la prossima volta consegniamo le chiavi al Comitato Tecnico Scientifico, e che organizzi anche tutto il resto della sanità”.