Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Laura Puppato del PD, ex Senatore della Repubblica e Sindaco di Montebelluna

La sua intervista esclusiva su TgPlus.it

“Intervengo sulla vicenda tamponi rapidi – tamponi molecolari e sulle dichiarazioni scherzose del presidente Zaia in quel di Cortina perché ritengo, a ragion veduta essendomi dovuta occupare su denunce pervenute via social e telefono, giorno dopo giorno, della crescita esponenziale di contagi e conseguenti gravi criticità nella rsa e negli ospedali nel periodo della seconda ondata covid ovvero dall’Ottobre 2020 al Gennaio compreso 2021. “
“Trovo indecente che sulla tragedia vissuta dai veneti in quei 3 mesi si sorrida e si facciano battute…ricordo ben 8.200 decessi di PERSONE che in parte potevano e dovevano essere salvate…visto che statisticamente almeno 1.600 (ma probabilmente molti di più se paragonata alla 1 ondata covid siamo intorno ai quasi 4.000 morti in più ) non dovevano stare nel conteggio di quei morti, tanto per fare un paragone tanti decessi quanti  ne ha avute la Lombardia con il doppio di abitanti.”
“Ecco la cosa più grave che sta accadendo anche ora che la diatriba sui tamponi rapidi è scoppiata grazie a Report, è la superficialità, la devozione narcisistica intorno al capo che impedisce quella pietas umana che, al di là di colpe o reati che sono appannaggio delle Procure, dovrebbe muovere chi ha avuto responsabilità politiche e sanitarie o tecniche in quella vicenda.”
“Ho ascoltato Zaia in Tv e sono inorridita. Già perché giustificarsi sorridendo dicendo che aveva 3 salvagenti per salvare 20 persone, ovvero aveva poche disponibilità a fronte di una massa di persone contagiate, dimostra che da una parte ammette le accuse, ovvero di aver saputo le criticità ma di non aver voluto restringere maggiormente quell’area gialla, che significava tutti liberi contro ogni evidenza, come invece era nelle sue disponibilità e come tutte le altre regioni hanno fatto. Facendolo infine si, dopo infinite proteste ma solo il 20 dicembre…ahi noi,  ben 2 mesi dopo che la tragedia era avviata e 1 giorno prima che avvenisse per decreto nazionale.”
“Ma soprattutto quei 3 salvagenti, se risulteranno vere come pare le accuse che hanno dato il via al contro Rigoli, erano bucati e accorgersene era doveroso. Perché i naufraghi andavano a fondo e dunque quei salvagenti non erano idonei alla loro salvezza… e perché quei salvagenti non erano comunque neppure adatti ai naufraghi ma solo a coloro che già sapevano nuotare, per dirla con la metafora scelta, visto che i fragili e il personale sanitario non dovevano e non potevano essere valutati da quei tamponi che avevamo un altissimo margine di errore mettendo a rischio la loro vita e quella dei pazienti.”
“Dunque quei salvagenti non erano adatti all’uso sistemico e massiccio, così com’era descritto nel bugiardino dei tamponi Abbott e come era indicato dalle linee dell’Oms.
Ecco perché oggi si parla a ragion veduta di un sistema di potere in Veneto che non ammette critiche ma direi neppure aiuti,  visto che ha fatto spallucce se non attuato denigrazioni, a chi – scienziato come Crisanti o medico come Manno e Giacomazzi o cittadino come Puppato – si permetteva di chiedere maggiori attenzioni ai fatti gravi denunciati da troppi sanitari e non…”
“Ecco manca proprio il ripensamento su una tragedia di proporzioni immani e questo rende tutta la vicenda Zaia-Rigoli una pessima rappresentazione di un tempo in cui si è dimenticata l’umanità, il senso della misura, la pietas…..
Un vero disastro etico prima ancora che politico.”