In conferenza stampa tenutasi ieri all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi ha sottolineato un dato che, se non rasserenare gli animi, quantomeno può stemperare gli eccessi di preoccupazione alimentati da più fonti, specie da quanto il capoluogo di Marca è ufficialmente diventato il più grosso focolaio del Veneto .
“L’Ulss 2 non ha registrato, finora, alcun decesso per Covid-19. Ha registrato, dal 25 febbraio ad ora, otto decessi in pazienti con pluripatologie e positività al coronavirus: tutti i pazienti erano anziani (l’età media è 87 anni) e legati al focolaio epidemico che ha colpito la geriatria di Treviso.”
“E’ comprensibile – ha aggiunto poi Benazzi – che ogni singolo decesso sia motivo, in questa fase, di allerta e che, ad una prima superficiale analisi il dato della mortalità del cluster Treviso sembri elevato rispetto al resto del Veneto ma la nostra situazione, va sottolineato con forza, non è in alcun modo assimilabile ad altre realtà per l’assoluta eccezionalità del cluster costituito, lo ribadisco, da anziani con pluripatologie. Per questo motivo l’attuale casistica di Treviso non deve essere in alcun modo fonte di preoccupazione. A confermarlo non solo la tipologia dei decessi ma, anche, il fatto che, ad ora, il numero dei ricoveri in Terapia Intensiva è assolutamente limitato: si tratta di due pazienti le cui condizioni non sono, fortunatamente, critiche”.
Benazzi ha fornito, oggi, anche i dati relativi ai casi di polmonite virale registrati, fino al 31 gennaio nell’Ulss 2: sono stati 572 contro i 636 dello scorso anno, con una riduzione di 64 casi [ricordiamo come nella stagione 2017/2018 questa patologia causò 14.000 vittime in Italia, con una percentuale di letalità enormemente superiore al Coronavirus, ndr]
Nei prossimi giorni i 46 pazienti ancora ricoverati nell’Unità Operativa di Geriatria del Ca’ Foncello saranno ricollocati, a seconda delle rispettive condizioni di salute e del contesto familiare: 18 pazienti asintomatici saranno dimessi a domicilio; altri 28, invece, saranno ricollocati nei nuovi spazi dell’Ospedale di Comunità. Dopo le dimissioni di tutti i pazienti il Reparto di Geriatria sarà sanificato e riaprirà i battenti.
Nei prossimi giorni, sempre al Ca’ Foncello, sarà attivato, grazie alla collaborazione con la Protezione Civile, anche il pre-triage nelle tende appositamente allestite: le persone che arriveranno al Pronto Soccorso autonomamente accederanno alle tende dove verrà fatto il pre-triage che permetterà di individuare, per ciascuno dei loro, il percorso più opportuno.
In tutti e sei i Pronto Soccorso dell’Ulss 2 sono attivi percorsi differenziati per i pazienti con sospetta sintomatologia Covid-19.
Analogamente in tutti gli ospedali dell’Ulss 2 sono stati reperiti, come da disposizioni regionali, posti aggiuntivi per il ricovero e l’isolamento dei possibili casi sospetti, in vista del picco epidemico, che gli esperti collocano per la prossima settimana.