08/02/2020 - Castelfranco Veneto (TV) - Foto Ufficiali - Zalf Euromobil Fior - nella foto: Luciano Rui © Riccardo Scanferla - Photors.it

Luciano Rui direttore sportivo della Zalf Euromobil Fior positivo al coronavirus. Si trova ricoverato in ospedale a Vittorio Veneto.

“Ciao ragazzi, dai, anche stavolta ho voluto essere il primo ma non serviva. State a casa, state a casa che qui negli ospedali c’è il disastro. Grazie a tutti”. Un vocale inviato nella chat dei direttori sportivi di ciclismo, quella creata da Rossella Dileo, dove si scambiano, si confrontano, si scontrano i direttori sportivi delle categorie continental, under 23 ed elite maschili del mondo delle due ruote. E proprio con questa modalità Luciano Rui, team manager della Zalf Euromobil Fior, ha annunciato, inviando nella chat pure una foto, il suo ricovero nel reparto di isolamento dell’ospedale di Vittorio Veneto a causa di un contagio al coronavirus, collegato ad altre patologie cardiologiche pregresse. Con poco fiato ha ringraziato i colleghi direttori sportivi che gli hanno fatto sentire la propria vicinanza. Da Stefano Zanatta che scrive: “Tieni duro Ciano, sarai anche il primo a guarire”, al lombardo Ruggero Cazzaniga, presidente della Struttura Tecnica Nazionale che gli scrive: “Amico mio tieni duro”. Anche Gianpietro Forcolin lo invita a tener duro, e ancora, il coordinatore delle nazionali e commissario tecnico della nazionale professionisti, Davide Cassani: “Tieni duro Ciano”, poi Marino Amadori, commissario tecnico della nazionale under 23: “Un abbraccio Ciano e forza”. Biagio Conte, suo ex corridore alla Mg Boys: “Forza Ciano, ti aspettiamo a braccia aperte”. Verso sera un secondo, rassicurante vocale sempre di Luciano Rui: “Mi hanno portato in ospedale e sottoposto a tampone. Ne sono risultato positivo,mi trovo in isolamento con l’ossigeno ma in ospedale va già molto meglio”. La moglie Loretta Anesi racconta quanto accaduto: “Sia io che Luciano da qualche giorno avevamo un pò di febbre. Poi con Ciano, che ha pure altri minimi problemi di salute legati al cuore, abbiamo ritenuto di chiamare il medico di base. Un veloce consulto e la scelta del ricovero per far sottoporre mio marito a tutti gli esami del caso. Sarà un pò lunga come degenza, non può ricevere visite ma siamo abbastanza sereni che ne uscirà bene. Una cosa strana. La mia è solo influenza la sua è risultata una positività. come a dire che ogni fisico reagisce in modo diverso”. Luciano Rui un primato anche questa volta l’ha collezionato. Il primo sportivo a dover convivere con il contagio da coronavirus. Lo scorso anno aveva tagliato il traguardo delle mille vittorie in “sella” all’ammiraglia della Zalf Euromobil Fior, squadra di ciclismo under 23 che guida da ben 30 anni. Per Egidio Fior un grande dispiacere. Luciano Rui è ormai un fratello minore. Con lui tante le battaglie condivise. “L’ultima volta che l’avevo visto risale a circa una ventina di giorni, quando abbiamo organizzato un ritrovo con i ragazzi per fare le fotografie. Un breefing veloce e poi via con la stagione di gara. Rui era impegnato nella preparazione del materiale per la squadra mentre degli allenamenti e della partecipazione alle corse se ne stava occupando l’altro direttore sportivo, Ilario Contessa in ammiraglia sia alla Coppa San Geo che nelle Marche, nelle due corse vinte da Enrico Zanoncello”. Quindi non aveva più avuto contatti con la squadra? “No, solo telefonici con i ragazzi – sottolinea Egidio Fior -. Eravamo solo all’inizio della stagione. Avrebbe dovuto seguire Castello Roganzuolo arrivando direttamente da casa dal momento che abita a Vittorio Veneto, ma poi le corse sono state cancellate: E ha mandato all’unica corsa ancora disponibile proprio Ilario Contessa. Poi noi come squadra abbiamo scelto, già più di una settimana fa, di chiudere il ritiro. Era arrivata anche la nota della Federazione Ciclistica Italiana per cui i team dovevano evitare gli allenamenti e abbiamo quindi seguito le disposizioni federali. Ritiro chiuso e rimandati a casa tutti i corridori. Mando virtualmente un abbraccio a Luciano e lo rivoglio più forte di prima”.