IMG_7096Si fa sempre più convincente la tesi che il rogo del mulino della ex Chiari e Forti sia di natura dolosa. Già nelle prime ore dopo l’inizio del terribile incendio si ventilava l’ipotesi di una mano ignota dietro l’innesco delle fiamme e il Sindaco di Silea si era mostrato piuttosto certo di questo. Ora anche i vigili del fuoco aprono a questa possibilità, anzi la considerano la più probabile, e cercano tracce di acceleranti come benzina o altro materiale combustibile. La coincidenza temporale tra rogo e messa all’asta dell’edificio era del resto troppo ghiotta per non suscitare dubbi che si stanno trasformando in certezze con il passare delle ore. Il complesso industriale era vincolato sia dal Parco del Sile sia dalla Soprintendenza e qualsiasi acquirente interessato all’area avrebbe dovuto farsi carico anche di un restauro conservativo del mulino. Ora bisognerà valutare le condizioni strutturali dell’edificio per capire se questo vincolo avrà ancora ragione di esistere.

Matteo Gasparini