Adesso è ufficiale: come vi avevamo anticipati nei giorni scorsi sul canale Social TG+ Treviso, l’intenzione di vietare la rivendita di alcolici anche aldilà del supermercato Pam di Via Zorzetto si è presto tradotta dal pour parler alla carta. Quell’iniziale ordinanza sindacale, infatti, si era dimostrata sostanzialmente un inutile palliativo contro il degrado causato dal consumo smodato di bevande alcoliche presso i giardinetti di S. Andrea: infatti, i “consumatori” avevano impiegato poche ore ad aggirare il provvedimento (com’era prevedibile, francamente), recandosi a fare rifornimento in altri comodi punti vendita distanti pochi minuti a piedi, in primis presso Piazza Giustiniani.
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Con un comunicato ufficiale oggi il Sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha annunciato di aver firmato l’estensione dell’ordinanza “No alcol” nei parchi e giardini pubblici in tutta la zona del residence “Madonnina”. Saranno installate inoltre telecamere di sicurezza per la videosorveglianza della zona, d’accordo con i residenti e l’amministratore dei condomini, Peruzzo. Sindaco e vice nelle scorse settimane avevano incontrato i rappresentanti dei cittadini che avevano richiesto un intervento da parte dell’amministrazione: “La deciso di estendere l’ordinanza anti alcol alla Madonnina è anche il frutto della volontà di collaborare che ci è stata manifestata da parte dei residenti che si sono detti pronti a contribuire attivamente al controllo del luogo – ha dichiarato Manildo – È un modo prezioso per assicurare il rispetto della ordinanza”.
“Stiamo diffondendo anche nei quartieri il controllo di vicinato – ha chiosato il vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto -, la sicurezza partecipata è la strada che con convinzione e determinazione vogliamo perseguire e con soddisfazione registriamo un numero crescente di concittadini che con grande disponibilità ci chiedono di realizzare il progetto nei diversi quartieri. E’ il modo più efficace per garantire quel controllo capillare del territorio; uno strumento che permette, da un lato, l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine (Polizia locale, ma anche Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza, come sancito dal Patto per la Sicurezza che per primo il Comune di Treviso ha siglato); dall’altro, di poter svolgere una azione continuativa di prevenzione proprio grazie alle precise e puntuali informazioni che solo coloro che resiedono ventiquattro ore su ventiquattro nel luogo può fornire alla polizia per interventi mirati e appunto preventivi. Il nostro impegno per contrastare degrado e malvivenza continua e sta dando risultati importanti”.