Una recente ricerca dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha rivelato che le overdose di melatonina nei bambini sono aumentate esponenzialmente negli ultimi 10 anni: il picco maggiore si è verificato durante la pandemia.

Nel 2021, infatti, i centri antiveleni statunitensi hanno ricevuto più di 52.000 chiamate per soggetti che avevano consumato quantità allarmanti di tale sostanza: per la maggior parte si trattava di bimbi piccoli, che erano venuti a contatto accidentalmente con la melatonina conservata in luoghi inappropriati.

Consumo di melatonina: com’è aumentato il consumo

Come riporta lo studio, negli ultimi 10 anni ai centri antiveleni statunitensi sono stati segnalati 260.000 casi, inclusi di più di 4.000 ricoveri e quasi 300 casi che hanno portato i bambini in terapia intensiva.

Questa crescita è la conseguenza dell’incremento delle vendite di melatonina, che sono aumentate del 150% tra il 2016 e il 2020, come riferito dai ricercatori. Tale ormone aiuta a controllare il ciclo del sonno, tuttavia gli integratori disponibili in commercio di fatto non sono considerati farmaci.

Le possibili cause

Secondo Karima Lelak, pediatra presso il Children’s Hospital del Michigan a Detroit, il motivo dell’aumento di overdose di melatonina durante la pandemia è da ricercarsi nel fatto che, seguendo le lezioni scolastiche a casa, i bimbi di fatto avevano più accessibilità all’integratore.

Inoltre, l’emergenza sanitaria legata al Covid ha incrementato disturbi di insonnia, ansia e stress, motivo per cui c’è stato anche un aumento delle vendite di tale ormone.

Infine, una menzione speciale spetta ai sintomi legati a tale sovradosaggio: secondo il National Capital Poison Center, i disturbi più frequenti e comuni includono sonnolenza, mal di testa, nausea, agitazione e respirazione irregolare.