distributore di carburante - foto di repertorio
distributore di carburante - foto di repertorio

Per il carburante, a Mestre si paga, rispetto alla media regionale, 42 centesimi in più per un pieno da 50 litri di benzina, e 11 centesimi in più per 40 litri di gasolio.
E’ questa la foto scattata da Adico – Associazione a Difesa dei Consumatori – dopo l’obbligo per i distributori di esporre, oltre ai propri, anche i prezzi medi regionali. Il monitoraggio dell’associazione ha preso in esame undici distributori, con una copertura pressoché totale per la terraferma veneziana, evidenziando che sul fronte del carburante le tariffe, riferite al self, sono pressoché in linea con quelle del Veneto.

In media ieri la verde “self” in città veniva 1,912 euro contro gli 1,904 regionali (+0,44%) mentre il diesel, che finalmente è tornato a costare meno della “senza piombo”, arrivava a 1,765 (0,002 rispetto alla media veneta che registrava ieri un costo di 1,763 al litro).

Le differenze fra i vari distributori non sono così eclatanti anche se ci sono. Davvero rilevante, invece, la differenza fra un rifornimento servito e uno in modalità self che può superare il 10%, sempre in base all’indagine Adico.

In ultima analisi, il monitoraggio di Adico conferma che i distributori si sono adeguati alle nuove normative, anche per evitare sanzioni salate. Bisogna però aggiungere  – sottolinea l’Adico  – che i cartelli con i prezzi medi regionali sono tutt’altro che in bella mostra ma risultano spesso relegati in qualche angolo del distributore.

“Con il nostro monitoraggio – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – abbiamo intanto constatato che i cartelli dei prezzi medi regionali ci sono, anche se poco visibili. Non crediamo minimamente che questo sia uno strumento importante per gli automobilisti anche perché la media si riferisce solo al self ma potremmo dire laconicamente, tutto fa brodo. In realtà noi denunciamo continuamente gli aumenti che si registrano alla pompa ogni volta che si avvicina una festività, sia essa invernale o estiva. Ed è su queste speculazioni che bisogna lavorare. Diciamo però che l’allarme sull’aumento dei prezzi lanciato qualche giorno fa da alcune associazioni, non ci risulta così opportuno soprattutto rispetto ad altre annate. Da noi non abbiamo registrato fluttuazioni particolarmente scandalose rispetto al passato. Ci preoccupano molto di più le rate dei mutui e il caro-spesa.  Sappiamo benissimo che per abbassare davvero definitivamente il costo del carburante bisogna agire sulle accise in modo strutturale. Questa è l’unica strada. Intanto consigliamo vivamente agli automobilisti di rifornirsi sempre in modalità self perché, come detto, il servito costa anche il 10% in più”.