Negli ultimi due anni la famiglia media veneta ha speso 3.477 euro in più. Se, infatti, la spesa annuale delle famiglie presenti nella nostra regione in termini correnti nel 2021 ammontava a 23.529 euro, nel 2023 è salita a 27.006 euro (+14,8 per cento). In questo ultimo biennio l’aumento medio mensile è stato pari a 290 euro.

Caro vita: i rincari maggiori

In Veneto i rincari più importanti hanno interessato le bollette di luce e gas, il sistema ricettivo, i trasporti e i prodotti alimentari (in particolar modo lo zucchero, il riso, l’olio di oliva, il latte a lunga conservazione, il burro, etc.).. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.

Negli ultimi 24 mesi molti nuclei familiari hanno speso di più e hanno portato a casa un numero di beni e di servizi decisamente inferiore.

Le attività commerciali

Una situazione che ha penalizzato anche le piccole attività commerciali. Se in questi ultimi due anni le vendite della grande distribuzione hanno tenuto, quelle delle botteghe artigiane e dei piccoli negozi sono cresciute di poco in termini nominali, ma la contrazione in termini reali è stata preoccupante.

Le previsioni per il 2024

Nel 2024 l’inflazione dovrebbe rallentare e registrare una crescita media inferiore al 2 per cento. Un risultato, quest’ultimo, in linea con i livelli attesi anche nel resto d’Europa che dovrebbe indurre la Banca Centrale Europea a diminuire i tassi di interesse. Tuttavia, rimangono molti dubbi e altrettante incertezze.

Analizzando nel dettaglio le singole voci di spesa, gli aumenti più importanti avvenuti in Veneto tra il 2021 e il 2023 hanno interessato le bollette della luce del gas (+64,7 per cento), il costo di autocaravan e imbarcazioni (+22,4 per cento), i servizi di alloggio (+22,1 per cento), i trasporti (+21,9 per cento) e i prodotti alimentari (21,1 per cento).

Per contro, i prodotti che hanno subito una riduzione di prezzo sono stati gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici (-6,7 per cento) e gli apparecchi telefonici (-12,2).