Un aereo sopra i cieli del veneziano (immagine di repertorio)
Un aereo sopra i cieli del veneziano (immagine di repertorio)repertorio)

I militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia, nel periodo da giugno ad ottobre, nel solo scalo aeroportuale Veneziano, hanno recuperato oltre 1.500.000 euro di imposta erariale prevista per i voli di aerotaxi e che negli ultimi anni non era stata mai versata.

Si tratta di una operazione di servizio condotta dai militari della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Tessera, finalizzata all’individuazione del corretto versamento dell’imposta erariale prevista per i voli di aerotaxi, ossia voli non di linea effettuati con velivoli riconducibili a soggetti giuridici operanti nel settore del noleggio.

L’imposta, prevista per ogni tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale, è corrisposta dal passeggero al vettore aereo, su cui ricade l’obbligo finale del versamento nelle casse dell’Erario secondo quanto previsto dall’art. 16 comma 10 bis Legge 22 dicembre 2011 n. 214. In particolare i finanzieri hanno acquisito, presso le Società di handling dell’Aeroporto internazionale “Marco Polo”, oltre 11.000 documenti “D.U.V.” (Dichiarazioni Uniche del Vettore) presentati da Società di aerotaxi che hanno effettuato, sia con aerei che con elicotteri, voli privati di trasporto passeggeri con destinazione Venezia-Tessera negli anni dal 2017 al 2020.

Dall’analisi della cospicua documentazione, incrociando gli elementi con i versamenti tributari effettivamente riscontrati con le informazioni disponibili all’interno delle banche dati in uso al Corpo, è emerso che 302 Società italiane ed estere non hanno ottemperato correttamente al pagamento della “Imposta Erariale per i passeggeri” per ben 2267 voli, corrispondenti a 8021 passeggeri.

L’importo totale dell’evasione ammonta a € 1.153.88,00 e l’Agenzia delle Entrate procederà al recupero di quanto dovuto.