La Regione Veneto integra e diversifica gli incentivi alle aziende che assumono disabili preparandosi a raddoppiare le risorse disponibili. Per le aziende con più di 15 dipendenti il collocamento mirato di persone disabili o invalide è obbligatorio per legge e sostenuto dagli incentivi erogati dal fondo nazionale per il collocamento dei disabili. In Veneto la Giunta regionale, su proposta dell’assessore al lavoro e alle pari opportunità, destina ulteriori risorse del proprio bilancio regionale per estendere gli incentivi anche alle aziende medio-piccole e micro e favorire l’occupazione di persone disabili o invalide che rischiano di essere più lontane dal mercato del lavoro .

“Lo scorso anno il fondo regionale per l’assunzione di persone disabili – spiega l’assessore Elena Donazzan – ha risposto a 102 richieste di agevolazione impegnando 500 mila euro. Ci siamo posti il problema di far conoscere in anticipo ai nostri imprenditori le agevolazioni di cui possono godere assumendo una persona disabile e di creare in tal modo le condizioni migliori per far incontrare ‘domanda’ e offerta’ anche in questo campo. Così, da quest’anno la Regione ha reso noto in anticipo il ‘quantum’ dei benefici previsti per gli imprenditori non soggetti ad obblighi di legge e si prepara a potenziare il fondo regionale per le agevolazioni in modo di allargare la platea dei beneficiari”.

Gli incentivi regionali (5 mila euro pro capite) sosterranno le assunzioni a tempo indeterminato di disabili over 45, a bassa scolarità, o con disabilità sensoriale. Agevolazioni regionali più consistenti (7500 euro) sono previste per le aziende che assumeranno disabili over 55. E incentivi sono previsti anche per assunzioni a tempo determinato di disabili a cui manchino meno di 3 anni per maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Oltre ad alleggerire per un anno il costo del lavoro di contratti rivolti a persone con disabilità, la Regione prevede anche contributi, fino ad un massimo di 20 mila euro, per le imprese che sostengono spese per abbattere barriere architettoniche sul luogo di lavoro o per interventi strutturali o tecnologici utili per rendere il posto di lavoro idoneo ad accogliere la persona con disabilità.

“L’obiettivo è almeno raddoppiare il numero delle richieste e quindi gli inserimenti lavorativi”, conclude l’assessore, “Incentivi e contributi saranno concessi alle aziende dopo aver verificato la permanenza nel posto di lavoro della persona assunta per almeno un anno: pertanto sarà possibile reperire coprire il fabbisogno di ulteriori risorse anche con il prossimo esercizio regionale”.