Marta Novello, la 26enne di Mogliano Veneto, vittima di un’aggressione lo scorso 22 marzo, ha trascorso la Pasqua in famiglia. La giovane è stata, infatti, dimessa alla vigilia di Pasqua dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. 

Trasferita d’urgenza al nosocomio trevigiano dopo essere stata ripetutamente accoltellata dal suo aggressore, la ragazza era stata trovata agonizzante in un fossato:  portata in Pronto soccorso, era stata sottoposta, quaranta minuti dopo il suo arrivo in ospedale, a un primo delicato intervento per le ferite multiple riportate, tra cui una penetrante alla schiena che aveva raggiunto il fegato e due ai polmoni. A effettuare l’intervento il prof Giacomo Zanus, primario della IV Chirurgia, assieme alla sua équipe. 

Terminato l’intervento Marta, che al Ca’ Foncello ha stupito tutti per la straordinaria determinazione, è stata inizialmente ricoverata nella Terapia Intensiva di Cardiochirurgia, dove è stata seguita dall’équipe diretta dal dr Antonio Farnia.

Durante la degenza in Terapia Intensiva la giovane è stata sottoposta a un secondo intervento, effettuato dal primario di chirurgia plastica, dr Giorgio Berna e dai suoi collaboratori, per la sutura di numerose ferite agli arti e al volto. Un ulteriore intervento è stato effettuato dall’équipe di ortopedia, per una lesione alla mano.

“Attualmentespiega il dottor Stefano Formentini, direttore del Ca’ Foncellole ferite sono in via di guarigione. Saranno necessarie visite successive per il trattamento degli esiti cicatriziali. Le abbiamo dato un calendario dei controlli che verranno eseguiti sempre dai medici che l’hanno seguita fin dall’inizio”.

“Siamo stati tutti molto toccati  e coinvolti dalla vicenda di Marta, aggredita in modo violento quanto inspiegabile mentre faceva joggingsottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. L’intero ospedale, da subito, si è stretto attorno a lei e alla sua famiglia, per garantire le migliori cure e un recupero ottimale, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Marta è giovane e la sua risposta alle cure è stata, fortunatamente, molto buona. Siamo molto contenti di averla potuta dimettere per Pasqua: rientrare a casa sarà un ulteriore importante passo avanti per recuperare tranquillità e tornate alla sua vita. A lei e alla sua famiglia gli auguri di noi tutti. Ai miei collaboratori e al personale che l’ha seguita con competenza e umanità un sentito ringraziamento”.