Sgomento e preoccupazione. Sono i sentimenti che meglio interpretano le reazioni di Aja e
Confcommercio per quanto accaduto l’altra notte, come conseguenza della cosiddetta Riforma Cartabia. In pratica, per trattenere i malviventi sorpresi a rubare non è più sufficiente la fragranza di reato; per permettere il loro arresto è necessaria l’immediata denuncia da parte di chi ha subito il furto.
E’ successo a Jesolo: i poliziotti del commissariato avevano arrestato due ladri subito dopo una spaccata all’Apart Hotel La Pineta di viale Oriente; proprio in virtù della riforma, i due sono stati subito liberati, dopo averne preso le generalità, senza neanche passare per il processo per direttissima.
Angelo Faloppa e Pierfrancesco Contarini, presidenti rispettivamente di Confcommercio e Aja, rimasti basiti per quanto accaduto, temono gli effetti devastanti sulle attività, prese di mira (anche in questo periodo di “fuori stagione”) dai ladri.
“Oltre ad esprimere solidarietà al nostro collega e associato – esordisce Contarini – non possiamo che esprimere preoccupazione. Queste riforme del diritto penale, magari giustificate in linea teorica, dovrebbero essere immaginate nella pratica prima di essere attuate: perché non è stata valutato attentamente l’effetto dirompente che può avere la trasformazione del furto in reato perseguibile solo se c’è la querela del derubato? E se la vittima, come nel caso di Jesolo, non è presente sul posto, i ladri devono essere lasciati liberi, con tanti saluti a tutti? Non solo temiamo le conseguenze pratiche di questa riforma (aumento dei furti, con la garanzia di una sorta di immunità), ma anche in termini di
immagine: il segnale che il nostro paese sta dando, anche all’estero, in tema di giustizia è ogni giorno peggiore”.
Interviene con ancora più vigore il presidente Faloppa. “Ipotizzare che non si possa più arrestare in flagranza di reato il ladro e non sia possibile nemmeno processare per direttissima chi si rende responsabile di crimini gravi e che creano grave allarme sociale come le lesioni personali, la violenza privata e persino il sequestro di persona semplice, è una cosa inconcepibile per un Paese civile. E’ ora di finirla con i politici che si limitano alle comparsate televisive ed ai tecnici che sembrano vivere al di fuori della realtà.
Stiamo dicendo a tutti i delinquenti del mondo: venite pure a rubare in Italia, perché è molto probabile che neppure vi processeremo! Cosa stiamo diventando, il paese del bengodi dei malintenzionati? Speriamo vivamente che il governo intervenga immediatamente per correggere queste storture del sistema. Tutto questo – conclude Faloppa – sta oltretutto rendendo vani i nostri sforzi, come associazioni di categoria, per cercare di ottenere maggiori rinforzi: a cosa servono più poliziotti o più carabinieri, se poi i malviventi sono, di fatto, liberi di delinquere? La mia personale battaglia è sempre stata per la certezza della pena: in questo caso non vi è neanche più la certezza dell’arresto”.