In collaborazione con il Conservatorio di musica Agostino Steffani e Cinderella School of Ballet, l’evento si inserisce in un progetto che utilizza la musica come cura

 

La musica come strumento di benessere per gli anziani. Da questo presupposto, e nell’ambito di un più ampio progetto legato alla musicoterapia e alla danzaterapia sviluppato dalla struttura castellana, si è tenuto ieri pomeriggio al Centro Servizi per la persona “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto l’appuntamento “Note in Danza. Musica e danza come espressione dell’arte che cura”, evento in collaborazione con il Conservatorio di musica Agostino Steffani e Cinderella School of Ballet di Castelfranco Veneto.

Protagonisti del concerto pomeridiano cinque docenti del Conservatorio – Alberto De Piero al violoncello, Marta Bruni al flauto, Alessandro Gasparini e Nicola Possente ai violini e Maurizio Camarda alla viola–, sulle cui note si sono esibiti i ballerini della scuola di danza castellana, magistralmente guidati dall’insegnante Nicola Kennedy per uno spettacolo che ha emozionato i tanti partecipanti.

L’evento si inserisce in un innovativo progetto che il Centro Sartor sta portando avanti, basato sul concetto della musica come cura, ampliamente sostenuto dalla letteratura scientifica. Oltre agli studi in ambito musicoterapico, che dimostrano significativi effetti su pazienti affetti da demenza, ictus e malattia di Parkinson, negli ultimi anni si sono moltiplicate evidenze anche rispetto ai benefici offerti dalla partecipazione culturale e da attività incentrate sui contenuti artistici della musica.

Non a caso, uno dei filoni in cui il progetto musicale è declinato è quello dell’ascolto: da tempo il Centro Sartor offre ai suoi ospiti occasioni in cui poter ascoltare concerti dal vivo di musica popolare, musica leggera, musica lirica e musica classica, grazie anche alla preziosa collaborazione con scuole, istituti, associazioni culturali e professionisti del territorio.