Pochi giorni fa Wal-Mart, colosso statunitense della vendita al dettaglio, acquistava per 3 miliardi di Dollari la popolare piattaforma di e-commerce Jet.com. Per tutta risposta Amazon, il gigante dello shopping online, ha manifestato l’intenzione di aprire negozi fisici e non più solo virtuali: nello specifico drogherie e botteghe alimentari, dove recarsi ad acquistare o ritirare snack, bevande, cibi preparati ed anche essenziali come pane, latte, frutta, verdura e quant’altro.

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Battezzata “Amazon Go”, l’iniziativa prevede innanzitutto un’apertura a Seattle (dove Amazon ha sede) di un flasghip-store da 170 metri quadri, cui seguiranno via via in tutti gli Stati Uniti punti-vendita temporaneamente soprannominati “Project Como”: comode drogherie che consentono di abbandonare le annose code in cassa. Due le formule con cui Amazon Go permetterà di scordare l’odierno concetto di attesa: si ordina online tramite PC o app smartphone, e poi ci si reca in negozio a ritirare i generi alimentari così preacquistati; oppure (ancor più intrigante) si sceglie direttamente in negozio, e un complesso sistema di sensori visivi scala automaticamente il prezzo dei prodotti così selezionati dal credito collegato all’account Amazon Go.

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Per il momento, questa nuova opportunità nel campo del food&beverage shopping sarà accessibile soltanto agli utenti Amazon Fresh (il servizio su abbonamento che consegna prodotti freschi a domicilio), e soprattutto solo in Nord America, dove la multinazionale di Jeff Bezos intende aprire almeno 2.200 minimarket come quello di Seattle (attualmente in fase di sperimentazione beta da parte dei dipendenti). Ma in virtù della forte politica votata alla globalizzazione che Amazon promuove, è possibile che l’Europa non debba attendere a lungo.