L’espressione cuore “spezzato” è comunemente usata in riferimento ad una delusione affettiva o ad un amore infelice e indica lo stato in cui si trova l’innamorato, sofferente e dolente per l’amore non ricambiato.

Ma questo modo di dire sembra avere delle basi scientifiche: secondo gli studiosi, infatti, il dolore di cuore non è una suggestione, bensì un qualcosa di reale.

Amore infelice: le ripercussioni sul fisico

La metafora sentimentale “mi spezzi il cuore” riproduce una sensazione di affanno cardiaco che, alla lunga, può comportare conseguenze deleterie per l’organismo e per il cuore stesso.

Un team di ricercatori dell’Università della California ha scoperto che esiste un legame genetico tra il dolore che si prova concretamente, la sofferenza organica e quella psicologica della persona che viene rifiutata: la fine di una storia o di un rapporto amoroso o affettivo importante, infatti, può determinare un vero e proprio dolore fisico, che la persona riesce ad avvertire.

E questa intuizione è stata confermata anche da uno studio condotto da un team di ricercatori degli Archives of Internal Medicine.

I risultati dello studio

Dalla ricerca è emerso come lo stress e l’ansia provocati da relazioni sentimentali infelici di fatto aumentino il rischio di sviluppare malattie cardiache. Un esito che, per certi aspetti, è stato confermato anche da uno screening britannico secondo il quale i single tendano a morire d’infarto in percentuale maggiore rispetto ai soggetti coinvolti in relazioni stabili.

Le analisi potrebbero avere basi comuni: secondo i ricercatori, infatti, sono l’amore infelice e la conseguente solitudine che tendono a far ammalare. Perché determinano una condizione di forte stress che risulta essere deleteria per l’organismo.