La dipendenza sessuale, o ipersessualità, è un disturbo del comportamento che implica una necessità ossessiva di avere rapporti sessuali.

Chi ne è affetto non riesce a gestire il proprio bisogno compulsivo, pur provando forte vergogna e sensi di colpa. Parliamo di una condizione psicologica che può avere conseguenze deleterie nella vita quotidiana delle persone che ne soffrono, sino a condurre all’isolamento sociale.

Dipendenza sessuale, il ruolo dell’ossitocina

Molti uomini soffrono di dipendenza sessuale, ma finora l’origine di questa patologia non era ancora stata individuata. Tuttavia, tra le varie ipotesi ce n’è una in particolare che si sta facendo sempre più largo.

Merito anche di un nuovo studio svedese, condotto dall’Università di Umeå e dal Karolinska Institutet. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che l’ossitocina (l’ormone dell’amore) sembra avere un ruolo importante nello sviluppo dell’ipersessualità.

Lo studio

Lo studio svedese, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinlogy & Metabolism, ha coinvolto 64 uomini con dipendenza sessuale e 38 uomini che non manifestavano ipersessualità. I ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di entrambi i gruppi, rilevando nel primo livelli di ossitocina molto più elevati. Ancora, i livelli più alti erano associati ad un disturbo del comportamento sessuale più grave.

Ciò ha portato a pensare che tale disturbo potesse essere trattato mediante terapia cognitivo-comportamentale. Gli studiosi, dunque, hanno sottoposto 30 pazienti con dipendenza sessuale a tale trattamento psicologico, ottenendo importanti risultati.

Dopo 7 settimane di terapia, infatti, tutti avevano livelli normali di ossitocina e riuscivano a gestire la propria ipersessualità.