Inaugurata oggi la nuova Centrale Territoriale di Teleriabilitazione dell’Ulss 2, la prima in tutto il Veneto. I nuovi spazi dedicati alla riabilitazione intermedia sono stati ricavati in quella che era la sede dell’ex Guardia Medica, in via San Luca, a Paese.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi, la Presidente della V Commissione regionale, consigliera Sonia Brescacin, e il sindaco di Paese Katia Uberti con alcune autorità dei comuni limitrofi. Presenti anche il dr Marco Gugelmetto, direttore del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio, e alcuni medici di medicina generale del territorio comunale. 

L’innovativo progetto adotta un approccio pionieristico, utilizzando un sistema di intelligenza artificiale per offrire un servizio personalizzato e diretto ai pazienti a domicilio. Il sistema permette un monitoraggio accurato e in tempo reale della qualità degli esercizi motori e cognitivi svolti dal paziente seguito a domicilio e dei progressi compiuti, garantendo interventi tempestivi e personalizzati. Questa tecnologia avanzata, oltre a migliorare l’efficacia dei trattamenti, promuove anche la sostenibilità, l’autonomia e la qualità della vita delle persone.  

Obiettivo primario della nuova struttura è quello di valorizzare il territorio attraverso l’innovazione, ponendo l’accento sulle aree concepite come collegamento vitale tra il domicilio del paziente e gli ambulatori tradizionali. La Centrale di Paese sarà utilizzata dall’équipe riabilitativa territoriale, composta da fisiatri, fisioterapisti, logopedisti e terapisti occupazionali.

Questi spazi rappresentano una novità nel panorama attuale dell’offerta sanitaria, offrendo un ambiente versatile e tecnologicamente avanzato per sostenere una varietà di attività riabilitative e di supporto volte a migliorare il benessere e la qualità della vita dei pazienti. Quelli inaugurati oggi sono spazi non solo che contribuiscono a un modello di assistenza più vicino e accessibile ai cittadini, ma utili anche a rafforzare il rapporto tra la comunità medica e i pazienti con le loro esigenze.

“Oggi inizia ufficialmente la teleriabilitazione in Ulss 2, inserita nel grande capitolo della telemedicina possibile grazie al supporto dei nostri sistemi informativi – ha spiegato il dr Gugelmetto -. La tecnologia innovativa e all’avanguardia, nel futuro sempre più dotata di intelligenza artificiale e semplicità d’uso, consente la creazione di un ponte vitale e sostenibile tra la casa del paziente e l’ospedale. Il dispositivo maggiormente utilizzato nel controllo al domicilio si collega alla televisione di casa e l’intelligenza artificiale, monitorata sempre dai nostri fisioterapisti, è in grado di capire se l’esercizio è svolto in maniera corretta oppure no – ha precisato il primario -. Tutto avviene nella sicurezza e nella comodità di casa propria. Nel momento in cui gli operatori verificano la riabilitazione da remoto, controllando i parametri vitali registrati dalla procedura, possono eventualmente decidere di convocare il paziente per un’eventuale seduta riabilitativa di persona. Fondamentale anche in quest’occasione è la rete di servizi multidisciplinari creata con una forte integrazione tra il percorso riabilitativo e quello informatico”.

Il Sindaco di Paese, Katia Uberti, portando i saluti dell’Amministrazione Comunale ha voluto ringraziare Regione e Ulss 2: “Che hanno pensato e coordinato questo progetto pilota fornendo a Paese un altro innovativo servizio che va ad aggiungersi a quelli creati di recente e che consentono al cittadino, anche dei comuni limitrofi, di avere vicino casa o addirittura in casa una valida assistenza. Il percorso di teleriabilitazione verrà poi trasferito nella futura Casa della Comunità, ma, dato che tutto era pronto, è stato pensato di utilizzarlo da subito senza aspettare la nuova struttura”.

La Presidente della V Commissione regionale, Sonia Brescacin, salutando i presenti anche a nome del Presidente Zaia, si è soffermata sul fatto che: “Oggi parliamo di innovazione in sanità territoriale e della introduzione di soluzioni moderne e tecnologiche che ci porteranno a poter affrontare la sfida del futuro ovvero l’integrazione tra ospedale e territorio, rafforzando sempre più la sanità del territorio, dato che con l’aumentare dell’aspettativa di vita vi è sempre più cronicità da seguire. Il paziente sarà sempre più al centro dei servizi e la sanità deve saper offrire, come in questo caso, soluzioni mirate e personalizzate sfruttando l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale. Il cittadino ora seguirà da casa i percorsi riabilitativi con la possibilità di interventi in tempo reale, dovendosi recare nelle strutture ospedaliere solo in caso di bisogno. Ringrazio il dr Gugelmetto – ha concluso la consigliera – che ha perseguito questo obiettivo fornendo una valida opportunità alle persone che necessitano di cure mirate ma anche sostenibili. Ringrazio inoltre il dr Benazzi e i suoi collaboratori per le nuove tecnologie e soluzioni rivolte ai professionisti che così possono offrire cure migliori ai cittadini”.

“L’inaugurazione della prima Centrale Territoriale di Teleriabilitazione – ha spiegato il direttore generale, Francesco Benazzi – è una rivoluzione copernicana nell’assistenza che viene fornita al paziente bisognoso di terapie, un cambiamento del modo di agire della sanità pubblica che, grazie anche al supporto della telemedicina e dell’intelligenza artificiale, riuscirà a gestire i numerosi pazienti seguendoli a domicilio senza andare a intasare gli ambulatori. Un’importante agevolazione per i cittadini – ha concluso Benazzi – che non devono attendere troppo per l’accesso alla prestazione avendo cure così più tempestive, non devono spostarsi da casa o trovare un passaggio per poterlo fare, con conseguente meno stress per il paziente, diminuendo anche i costi sociali e impatto ambientale. Inoltre, essendo il paziente seguito a casa, la seduta di riabilitazione durerà il giusto senza “tempi morti” per trasferimenti, accettazioni, svestizioni. Il servizio inaugurato oggi è una versione nuova e diversa di fare riabilitazione, non solo a livello regionale ma anche nazionale. Ringrazio il dr Gugelmetto, il suo team, e tutti i collaboratori per l’ottima gestione del progetto e la disponibilità prestata investendo anche nell’innovazione e nelle strutture rinnovate. Il futuro della sanità passa per queste innovazioni, stiamo già pensando all’applicazione in futuro dei braccialetti di monitoraggio per i pazienti cronici in modo da garantire a tutti un sistema universalistico di cure che continui ad essere anche sostenibile.”