Nel Veneto negli ultimi trent’anni si è costruito troppo, forse troppo. Colate di cemento, aree industriali, aree artigianali, centri commerciali. Molte di queste negli anni, causa anche la delocalizzazione verso paesi dell’Est o addirittura la Cina, sono state via via abbandonate. Terreno agricolo strappato alla coltivazione e trasformato in grande area fortemente “capannonizzata”, ovvero riempita di capannoni, strade che portano nel nulla, cemento ovunque. La progressiva dismissione anche di superfici commerciali pone una seria riflessione sul futuro del Veneto industrializzato che sta riprendendo in questi ultimi anni la via dell’agricoltura con il prosecco e i prodotti di eccellenza della terra a far da traino (asparagi, radicchio rosso, kiwi, ciliegie, funghi, patate e molto altro, formaggi e via dicendo). Quale riconversione, come riempire gli spazi lasciati vuoti. E soprattutto, è possibile continuare a costruire aree commerciali quando in Regione è stata approvata il 20 dicembre e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 19 marzo scorso la nuova legge sul consumo del suolo che limiterà, a partire dal 2050, le colate di cemento e appunto il consumo del suolo per la tutela del paesaggio e delle aree agricole. Ai nostri microfoni il sindaco di Villorba, Marco Serena, primo cittadino di uno dei comuni che maggiormente è stato colpito dalla industrializzazione e dalla costruzione di zone artigianali e commerciali a partire dagli anni Settanta. Serena ci ha parlato di riconversione e di come si sta pensando alla riqualificazione di aree commerciali. Comune confinante a quello di Villorba è il comune di Spresiano che sarà interessato dall’innesto della nuova superstrada pedemontana. A parlarci di questo è il sindaco Marco Della Pietra. E poi via via Quinto di Treviso, con il primo cittadino Mauro Dal Zilio che ha a che fare con l’aeroporto Canova di Treviso e la richiesta di aree da destinare ai servizi per lo scalo aeroportuale. Poi comuni virtuosi come Morgano, come ci spiega il sindaco Daniele Rostirolla, che sta investendo sull’agricoltura e sui prodotti tipici di eccellenza. E infine la posizione dell’Anci Veneto, rappresentata da Franco Bonesso, che ci spiega le novità a livello veneto sul consumo del territorio e di come il Veneto sta ripensando a se stesso, come agricolo, industriale e artigianale.