Malore fatale o spinta criminale? Il giallo sulla morte di Walter Busato, il cui corpo era stato ritrovato mentre galleggiava nel Cagnan in zona Pescheria lo scorso 3 maggio, si colora di tinte fosche. Si era ipotizzato inizialmente un tragico incidente, una scivolata in acqua che aveva causato l’annegamento di Busato, personaggio conosciuto in città per i modi eccentrici e per essere stato in passato tra i soci di un noto locale. Ora però emerge il dubbio su cosa sia avvenuto negli ultimi istanti di vita dell’anziano.

L’assenza di segni di violenza sul corpo del 68enne avevano indirizzato le prime indagini verso l’accertamento della dinamica del possibile incidente. Ieri però la Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo per capire se davvero si sia trattato di una tragica fatalità o se Busato sia stato spinto o fatto cadere nel canale. A disporre l’esame autoptico è stata la sostituto procuratore Mara De Donà che ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti per omicidio colposo. Rinviata quindi la richiesta della sorella di Busato che, dopo il rinvenimento del cadavere del famigliare, aveva presentato istanza di nulla osta per la cremazione del corpo.