Consorzio Agrario di Treviso e Belluno e Femogas S.p.A. (holding che opera nel settore delle energie rinnovabili derivanti da prodotti delle filiere agro-zootecniche), hanno firmato oggi a Treviso il nuovo protocollo d’intesa che intende promuovere lo sviluppo della produzione di biometano proveniente esclusivamente da fonti agricole.

L’iniziativa si inserisce nel mutato contesto europeo che, dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, ha evidenziato l’importanza della diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico per gli stati europei.

Una circostanza che ha messo in evidenza come il biometano possa diventare una leva strategica fondamentale per ridurre la dipendenza energetica, contribuendo a sviluppare anche un modello produttivo basato sull’economia circolare e sul riutilizzo dei residui agricoli e agroindustriali.

Oltre a diminuire la dipendenza energetica europea e italiana, infatti, il biometano produce effetti ambientali positivi, come la riduzione delle emissioni naturali di metano e la diminuzione dell’uso di fertilizzanti chimici, grazie all’utilizzo del digestato come ammendante naturale, contribuendo, al contempo, al rafforzamento della struttura economico-finanziaria delle imprese agricole.

Una iniziativa che, ancora una volta, vede il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno in prima linea per sostenere le aziende agricole di casa nostra intercettando le nuove opportunità di crescita per il comparto e anticipando i cambiamenti di un mondo in costante evoluzione.

«Questo accordo è una grande opportunità per affrontare il tema delle energie rinnovabili in maniera seria e concreta. – commenta il presidente del Consorzio Agrario, Giorgio Polegato – Soprattutto per il settore della zootecnia bovina del nostro territorio, la realizzazione di impianti di biometano da reflui zootecnici costituirà una grande opportunità per le imprese di allevamento con enorme riduzione dei costi di gestione del letame e liquame, con vantaggi macroscopici anche dal punto di vista burocratico. Noi saremo da supporto a questo progetto facendo da trait-d’union fra Femogas e le aziende agricole; ci sono, perciò, tutte le condizioni per lavorare bene assieme e creare quelle simbiosi necessarie a dare supporto ai nostri soci e clienti, ma anche per dare una spinta dal punto di vista economico alle aziende di casa nostra».

«La firma di oggi è un grande onore per Femogas – sottolinea Stefano Svegliado, amministratore delegato del gruppo Femogas SPA – una società che cerca di essere sempre presente nel territorio e che ha individuato nel Consorzio Agrario di Treviso e Belluno un ente eccellente, poiché sa garantire la qualità di filiera, mettendo assieme i migliori protagonisti del mondo agricolo. Questo protocollo permetterà ad entrambe le nostre realtà di dare il meglio delle proprie capacità e potenzialità. Noi ci affidiamo al Consorzio per poter continuare a garantire quel legame stretto e sinergico col territorio, che deve diventare l’elemento determinante, perché le energie rinnovabili siano viste come un plus e non come un problema per le nostre realtà locali».

Il protocollo nasce, dunque, per dare risposte concrete alla filiera agricola attraverso azioni volte a sostenere la realizzazione di nuovi impianti di produzione di biometano e la conversione di quelli che attualmente producono biogas, in linea con le leggi introdotte a tutela della salute dei consumatori e dell’ambiente.

Più nello specifico, il Consorzio Agrario garantirà il coinvolgimento dei soci nei piani di informazione e formazione sul biometano, sensibilizzandoli sul suo utilizzo in diversi ambiti e realizzando una mappatura degli impianti di biogas esistenti e potenzialmente convertibili a biometano.Femogas, a sua volta, si impegna a valutare la realizzazione di nuovi impianti di produzione di biometano nelle province di Treviso e Belluno, collaborando attivamente con il Consorzio per promuovere la produzione di biometano come attività integrativa delle stesse aziende, con particolare attenzione alla sostenibilità della filiera, in contesto di economia circolare.

L’accordo, infine, prevede anche il sostegno di Femogas al Consorzio per la commercializzazione di prodotti e servizi agronomici e agromeccanici, nonché di materie prime per l’alimentazione del biodigestore.