sfratto

Intervenendo alla Camera, il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha  annunciato che “è allo studio un intervento normativo d’urgenza” del Governo in materia di  blocco degli sfratti.

Lo segnala Confedilizia, precisando che l’anticipazione è stata fatta in  sede di approvazione, da parte della Commissione Giustizia di Montecitorio, di un parere  in merito al decreto “Sostegni bis” nel quale si propone di escludere dalle recenti proroghe  della sospensione delle esecuzioni quelle riguardanti morosità precedenti alla pandemia. 

Come noto, il blocco degli sfratti, in atto dal 17 marzo 2020, è stato recentemente  prorogato: al 30 settembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio  2020 al 30 settembre 2020; al 31 dicembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dal  1° ottobre 2020 al 30 giugno 2021.

Tuttavia, come sin da subito rilevato da Confedilizia, la  formulazione utilizzata determina l’inclusione nelle nuove proroghe anche delle esecuzioni  riguardanti mancati pagamenti dei canoni che nulla hanno a che fare con il Covid.

E tale  aspetto – insieme, fra gli altri, con quello dell’impossibilità di distinguere le singole  situazioni di fatto, mettendo a raffronto le esigenze del proprietario e quelle dell’occupante  – è uno dei motivi che hanno indotto diversi Tribunali a segnalare alla Corte costituzionale  la possibile illegittimità della normativa (già dichiarata dalla Consulta per un’altra  disposizione di sospensione delle esecuzioni). 

“Auspichiamoha dichiarato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – che il Governo intervenga in fretta almeno per eliminare le più eclatanti storture di un  blocco degli sfratti che è in sé una misura inaccettabile, per effetto della quale migliaia di  famiglie sono rimaste senza reddito, senza la disponibilità del loro immobile e,  ciononostante, persino costrette a sopportarne le spese. Ogni giorno in più di umiliazione  dei diritti dei proprietari è un colpo durissimo inferto all’affitto e, quindi, ai potenziali inquilini  di domani, specie quelli a basso reddito, che avranno sempre maggiore difficoltà a reperire  immobili da prendere in locazione. È ora di ristabilire diritto e giustizia”.