Cambiamenti climatici - foto di repertorio
Cambiamenti climatici - foto di repertorio

Cambiamenti climatici: verso una strategia di adattamento per il territorio veneziano. Presentate le attività del Comune di Venezia nel progetto Adriaclim.

Si è svolto questa mattina, venerdì 12 maggio, all’Auditorium Centro Servizi di via Forte Marghera a Mestre, ospitato dalla Città Metropolitana di Venezia, l’incontro organizzato dal Comune di Venezia e rivolto ai soggetti pubblici e privati a vario titolo interessati al tema del cambiamento climatico e agli effetti sul territorio veneziano.

L’iniziativa

Oltre una cinquantina di delegati di mondo accademico, protezione civile, ordini professionali, Consorzi di bonifica, associazioni, enti locali, ecc., hanno partecipato all’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto Adriaclim – Strumenti di informazione, monitoraggio e gestione dei cambiamenti climatici per le strategie di adattamento nelle aree costiere dell’Adriatico, cofinanziato nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020 di cui la Città di Venezia è uno dei 18 partner. L’incontro segue il precedente evento organizzato a fine 2021 negli stessi spazi, due tappe di un percorso di informazione e consultazione che pone le basi per la definizione di una strategia integrata di resilienza al clima che cambia nella zona costiera della Regione Veneto (area pilota del progetto).

Adriaclim: che cos’è

Grazie al progetto Adriaclim, il Comune di Venezia ha attuato sul proprio territorio alcune attività di educazione ambientale, approfondimento tecnico e supporto alla pianificazione in materia di adattamento ai Cambiamenti Climatici. L’incontro ha rappresentato un’occasione per divulgare i risultati del lavoro svolto e discutere sulle azioni comuni che tutte le parti pubbliche e private sono chiamate a mettere in campo, per rispondere utilmente alle sfide attuali e future poste dal mutamento del clima.

Ruolo della cultura

L’incontro ha ospitato un inedito dibattito tra Marco Gisotti, giornalista ambientale e autore del libro “Ecovisioni – L’ecologia al cinema dai fratelli Lumière alla Marvel – in 100 film e 5 percorsi didattici” (2022), e Carlo Giupponi, docente universitario e autore del libro “Venezia e i Cambiamenti Climatici” (2022), introdotti e moderati da Giancarlo Gusmaroli, consulente del Comune di Venezia per il supporto al coordinamento delle attività di competenza nell’ambito di Adriaclim. Dallo scambio tra i due esperti e scrittori è emersa l’urgenza di un contestuale adattamento culturale, oltre che tecnico-organizzativo, rispetto alle sfide imposte dal cambiamento climatico, per il quale scienza e cinema possono utilmente collaborare all’interno delle comunità.

Le tecnologie adattate ai cambiamenti climatici

Dopodiché sono stati presentati alcuni dei principali contributi tecnici per l’adattamento ai Cambiamenti Climatici messi a disposizione dal Comune di Venezia grazie a Adriaclim, con gli interventi di Francesco Rech di ARPAV, con un intervento sui dati climatici del Veneto, Claudia Ferrari del Comune di Venezia con una relazione sullo stato di avanzamento della proposta di Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) e relative linee di azione per l’adattamento, Andrea Critto di Ca’ Foscari di Venezia e ricercatore del Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici presso lo stesso ateneo con un intervento sulla qualità delle acque lagunari, Francesco Scarton e Giuseppe Oriolo, esperti di SELC srl, sullo stato di conservazione  dei Siti Rete Natura 2000 (biotopi litoranei di Alberoni, Ca Roman e S.Nicolò e bosco di Carpenedo). Importanti approfondimenti conoscitivi effettuati per comprendere le caratteristiche e gli effetti dei cambiamenti climatici nel contesto veneziano.

Il dibattito

Dopo i contributi tecnici degli esperti, si è svolto un momento di discussione interattiva tra i partecipanti, introdotto da Francesca Fazio e condotto dallo staff di Avventura Urbana. I partecipanti hanno evidenziato attenzione e sensibilità rispetto alle questioni in gioco, condividendo l’urgenza di una risposta coordinata e tempestiva alle minacce climatiche già consistenti sul territorio veneziano.

Le riflessioni finali sono state tratte da Massimo Gattolin, dirigente presso Città Metropolitana di Venezia, che ha richiamato l’importanza di un approccio di area vasta alla sfida climatica, auspicando una crescente e robusta collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nell’interesse comune di vivere un territorio tanto fragile quanto unico.

La sinergia tra pubblico e privato

E’ importante la sinergia tra pubblico e privato, per affrontare  la sfida dell’adattamento al cambiamento climatico, come ha sottolineato Massimiliano De Martin, assessore all’Ambiente, all’Edilizia Privata e all’Urbanistica del Comune di Venezia, a margine dell’appuntamento.

Il PAESC

“Gli effetti del clima che sta cambiando – ha sottolineato De Martin – sono sempre più marcati e la vulnerabilità del territorio veneziano impone risposte che richiedono l’impegno di tutta la comunità locale. Il redigendo PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) del Comune di Venezia, che è stato presentato durante l’incontro nei suoi lineamenti principali e discusso con i portatori di interesse presenti, costituisce uno strumento di lavoro che l’amministrazione comunale intende mettere a disposizione del territorio come base su cui costruire una strategia comune di adattamento. Il Piano offre una cassetta degli attrezzi di conoscenze e soluzioni che riguardano 12 fattori di pericolosità esacerbati dalle mutazioni climatiche (ondate di calore, ondate di freddo, incendi, siccità, variazione chimico-fisica del mare, variazione dell’attività dei fulmini, variazione del regime dei venti, precipitazioni intense, esondazioni, mareggiate, erosione costiera) e i rispettivi impatti potenziali tanto sulla matrice antropica (agricoltura e pesca, arti e professioni, commercio e artigianato, cultura, industria, residenzialità, salute delle persone, turismo) quanto sulla matrice ambientale (acqua, aria, suolo, biodiversità). Stiamo mettendo a punto – specifica De Martin – un Piano che offre una cornice di riferimento metodologica, conoscitiva e programmatica per tradurre in azione un impegno improcrastinabile rispetto all’urgenza dei fenomeni in atto. Lo sforzo profuso dai nostri uffici, con il supporto di esperti del mondo accademico e professionale, offre una robusta e articolata proposta per l’adattamento climatico, che questa Amministrazione vuole considerare un punto di partenza. Il Piano di azione (PAESC) verrà approvato dal Consiglio comunale entro il 2023, come da impregno preso con la sottoscrizione nel 2020 del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”.