Dieci chili di carne e cinque di pesce avariati, frutta in pessime condizioni e decine di scatolette di cibo scadute da mesi.

È questo il bilancio dei controlli avvenuti in un negozio di via Ghirada, sanzionato con quasi 6.000 euro di multa, scattata anche per la violazione delle norme anti Covid, in quanto venivano favoriti assembramenti all’interno. 

Al titolare di nazionalità cinese è stato contestato anche il reato di vendita di cose non genuine che prevede la reclusione fino a sei mesi.

«Alcuni residenti hanno fatto pervenire diverse segnalazioni per assembramenti e scarsa qualità della merce venduta in un esercizio di via Ghirada», spiega il comandante della Polizia Locale di Treviso Andrea Gallo. «Il nucleo di Polizia commerciale è subito intervenuto per verificare quanto denunciato. Effettivamente ci siamo trovati di fronte ad una situazione igienico-sanitaria grave con la messa in vendita di merce molto pericolosa in caso di consumazione».

Gli agenti, rimasti a controllare il negozio per oltre quattro ore, hanno posto tutto sotto sequestro, denunciato il titolare con l’obbligo di distruggere la merce che dovrà avvenire in presenza degli operatori della Polizia Locale. 

«La merce è stata subito tolta dalla vendita per evitare serie conseguenze ai potenziali consumatori», precisa Gallo. «Le verifiche avvengono sia di iniziativa sia su esposti dei cittadini che invitiamo a chiamare il Comando e le altre Forze di Polizia per segnalare ogni situazione che necessiti controlli specifici soprattutto di fronte a merci avariate o con confezioni di cibo scadute».