La ripartenza delle case di riposo sul tavolo della Regione. Gli organici nelle case di riposo, il riconoscimento premiale per il personale impegnato nella gestione dell’emergenza Covid 19 e la ri-partenza anche economico-finanziaria delle strutture di assistenza: sono i temi al centro del confronto odierno in Regione tra l’assessore alla Sanità e al Sociale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli operatori delle Ipab di assistenza alle persone non autosufficienti.
Tra i nodi anche la carenza di personale per la quale però da parte della Regione c’è un impegno formativo assunto dalla Regione con i corsi per Oss e la nuova procedura avviata su scala regionale, attraverso l’avviso pubblico di Azienda Zero, per aiutare le strutture residenziali ad assumere infermieri e operatori sociosanitari adeguatamente formati.
Analizzata anche la richiesta di estendere al personale delle case di riposo il riconoscimento premiale attribuito ai medici e agli infermieri della sanità per la quale l’assessore ha segnalato la necessità di un intervento normativo in sede nazionale.
“Un confronto puntuale, articolato e costruttivo – afferma l’assessore, al termine dell’incontro – che prosegue il dialogo in essere con i rappresentanti degli enti (Uripa e Uneba) nel comune impegno volto ad individuare i possibili percorsi per dare una risposta alle esigenze operative di centinaia di strutture residenziali per anziani presenti in Veneto e di migliaia di operatori, in particolare infermieri e Oss, che si sono fatti carico con sacrificio e professionalità della continuità del servizio assistenziale agli ospiti in una fase di gestione emergenziale, aggravata dalle misure di isolamento per il contenimento del contagio e dall’impoverimento degli organici. La Regione intende perseguire tutte le vie possibili per ridare serenità ai gestori e agli operatori delle strutture per anziani, per qualificare e valorizzare le competenze sociosanitarie del personale e per assicurare il mantenimento degli standard assistenziali e di sostenibilità degli enti e delle strutture”.