La resa dei conti sul delicato tema dell’aumento dell’Irap (l’imposta sulle attività produttive) è fissata per il prossimo 28 agosto. In quella data, il gruppo di Fratelli d’Italia, coordinato dal senatore Luca De Carlo, incontrerà l’assessore al Bilancio Francesco Calzavara, designato da Luca Zaia per illustrare i punti chiave della manovra finanziaria.
Tuttavia, alla destra regionale non sono andate giù le modalità di definizione di questa decisione. I consiglieri meloniani hanno espresso “disagio e tendenziale contrarietà” all’ipotesi di un incremento, seppur modesto, della tassazione in un anno che precede le elezioni regionali in Veneto. Il coordinatore De Carlo ha chiesto di “comprendere le ragioni di questo cambio di rotta rispetto alla linea di riduzione fiscale del centrodestra”.
Uno scenario ben diverso si delinea in Forza Italia, spinta sempre più verso l’opposizione dalle critiche costanti di Flavio Tosi, acerrimo avversario del presidente Zaia. L’europarlamentare azzurro non ha dubbi: “Per noi la diminuzione della pressione fiscale sulle imprese è un principio imprescindibile, mentre lui ha scelto di inasprirla. Ci opporremo”.
L’assessore Calzavara tenterà di esercitare una “persuasione morale” sui perplessi alleati di Fratelli d’Italia, spiegando che il maggior gettito Irap servirà a finanziare spese obbligatorie e a garantire 80 milioni di euro per investimenti discrezionali. Una promessa di maggiore condivisione nell’ultima parte della legislatura potrebbe indurre FdI a “rientrare i suo artigli”.
Nel frattempo, indiscrezioni provenienti da Venezia prevedono che l’epilogo dell’era zaiana potrebbe coincidere con il ripristino dell’addizionale regionale Irpef, limitata forse ai redditi medi e alti, per rivitalizzare un piano di investimenti che rischierebbe di rivelarsi un po’ fiacco.