Carabinieri in azione in terraferma veneziana - foto di repertorio
Carabinieri in azione in terraferma veneziana - foto di repertorio

Lunedì pomeriggio, a Keitum (Germania), personale dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale Tedesca (BKA) e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Venezia, per il tramite del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.)– Unità I-CAN, ha localizzato e tratto in arresto Valerio Salvatore Crivello, classe ’79, ritenuto legato alla cosca di ‘Ndrangheta Scofano-Martella-La Rosa di Paola (CS), ricercato dal novembre 2020, quando si sottrasse all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro a seguito della condanna definitiva all’ergastolo, con isolamento diurno per due mesi, per l’omicidio aggravato dal metodo mafioso di Pietro Serpa, commesso il 27 maggio 2003 a Paola (CS).

All’epoca Crivello era riuscito a sottrarsi al provvedimento di cattura evadendo dall’abitazione dei genitori di Scorzè (VE), dove era stato posto in regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in attesa della sentenza definitiva.
Da qui una caccia all’uomo durata quasi tre anni, durante la quale il latitante è stato ricercato in Italia e, dopo i sospetti che fosse fuggito all’estero, anche in ambito internazionale.

L’identificazione, l’individuazione e la successiva cattura giungono all’esito di un’intensa attività info-investigativa iniziata nello stesso mese di novembre 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia, nel corso della quale è stato possibile accertare che Crivello aveva trovato rifugio sotto falsa identità sull’isola di Sylt, al confine tra la Germania e la Danimarca, dove il latitante aveva anche trovato un impiego in un centro sportivo di un albergo del posto.

Da qui il contestuale servizio, coordinato dall’Unità I-CAN dello S.C.I.P., nata proprio al fine
di ricercare in ambito internazionale i latitanti di ‘ndrangheta, svolto in costante raccordo
info-operativo con i Carabinieri di Venezia, che ha permesso alle teste di cuoio tedesche di localizzarlo e catturarlo mentre si trovava nell’albergo.

Crivello, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria tedesca, che ha convalidato l’arresto nelle more dell’avvio delle procedure di
estradizione dell’arrestato in Italia.