Il M5S colpisce con cattiveria e Alessandro Ferro è il nuovo sindaco di Chioggia. La città ha deciso di premiare il cambiamento affidando le sorti dei prossimi cinque anni al candidato sindaco del Movimento Cinque stelle.

Il sindaco uscente Giuseppe Casson perde al ballottaggio fermandosi al 40%. Il risultato è apparso chiaro già verso mezzanotte con un distacco di oltre 1.500 voti che si è allargato fino a 4.000 voti in più. Lo spoglio è iniziato alle 23, alla chiusura delle urne. I primi risultati, ufficiosi, alle 23.20, danno subito in vantaggio Ferro su due seggi di Sottomarina. Pari invece alla Gregorutti di Chioggia con 218 a 219 voti. Alle 23.40 su otto sezioni scrutinate Ferro ha un vantaggio di 900 voti. Alle 23.55 su 26 sezioni il candidato grillino ha un distacco di 1500 voti. A mezzanotte su 30 sezioni il distacco arriva a 2.800 voti. Affluenza in calo rispetto al ballottaggio 2011 e al primo turno di voto di queste amministrative. La tornata elettorale di ieri si è chiusa con 23.007 votanti (11.603 maschi, 11.404 femmine), pari al 54.59% degli aventi diritto, 42.145. L’affluenza ha perso 9 punti rispetto al 5 giugno. L’andamento decrescente dell’affluenza si era già capito nelle prime rilevazioni. A mezzogiorno aveva votato il 17.77% pari a 7.492 votanti, alle 19 il 42.89% pari a 18.078. Allo stesso orario nel primo turno avevano votato quasi 4.000 persone in più, 21.802 elettori pari a 51.73%. Giornata di tensione. I due candidati hanno votato nella mattinata. Ferro nella scuola elementare di Sant’Anna dove vive con la moglie Sara e la piccola Beatrice di 3 anni. Casson ha votato alla Don Milani di Sottomarina. Ferro ha presidiato i seggi di Sant’Anna per quasi tutta la giornata, Casson ha passato quasi tutto il tempo in famiglia e con gli amici più stretti. Per entrambi è stata una giornata lunga e estenuante vissuta nell’attesa di un verdetto importante. Casson ha seguito lo spoglio delle schede nella sede elettorale di viale Veneto, con gran parte della squadra. Fino all’ultimo sui social i sostenitori dell’uno e dell’altro hanno tentato di convincere gli indecisi e gli astenuti del primo turno, con appelli espliciti al voto o con semplici allusioni o auspici su colui che potrebbe garantire un miglior governo alla città. Ogni invito al voto ha innescato lunghi commenti e anche botta e risposta nel caso qualcuno non si trovasse d’accordo. Il verdetto. A mezzanotte l’epilogo è già chiaro. La città ha scelto di voltare pagina e tentare il rinnovamento promesso dai Cinque stelle. Sarà Ferro, l’architetto 41enne di Sant’Anna, a guidare la città per i prossimi cinque anni. Le prime parole di Casson e Ferro. Grande soddisfazione nel M5S per una vittoria sperata ma certo molto difficile alla vigilia del voto, vista la differenza di voti di partenza. «Una grande vittoria – ha detto Ferro –  premiata la volontà di cambiamento radicale della città». «Meglio di così non si poteva fare – spiega Casson – sono sereno. È stata un’avventura bellissima, molto faticosa, ma entusiasmante. Tante persone mi hanno sostenuto, tanti giovani alla prima esperienza. La vita è fatta di sconfitte. C’è un vento nazionale che sta soffiando in questo senso, a Roma, a Torino, mi preoccupa non poco. Mi spiace per i giovani, che mi hanno sostenuto, che si devono confrontare con questa delusione. Mi spiace di non poter chiudere progetti importanti, so che verranno abbandonati».

«Chioggia è a 5 Stelle!! Una grande vittoria, buon lavoro Alessandro Ferro e grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questo successo! » queste le parole di Jacopo Berti alla notizia della vittoria.

Gian Nicola Pittalis

 

Ferro