Consiglio della Città metropolitana di Venezia
Consiglio della Città metropolitana di Venezia
Il Consiglio metropolitano di Venezia ha approvato all’unanimità il bilancio consolidato e una variazione che consente di stanziare 18 milioni di euro per opere pubbliche. Bilancio solido nonostante la crisi, nuove risorse per affrontare l’emergenza covid e surroga di tre consiglieri metropolitani : questi i temi principali discussi.
La seduta, presieduta dal Sindaco Luigi Brugnaro, si è aperta con la surroga dei consiglieri metropolitani Massimo Sensini, Marta Locatelli e Saverio Centenaro e la convalida dell’elezione dei consiglieri subentranti Lucia Calgaro, Costante Marigonda e Christofer De Zotti. Il Consiglio metropolitano ha preso, quindi, atto dell’impossibilità di surroga del consigliere metropolitano uscente Nicola Pellicani.
Il Consiglio metropolitano ha, quindi, approvato all’unanimità la variazione di bilancio che consente di stanziare risorse per circa 18 mln di euro, rendendo, tra l’altro possibile, il finanziamento quasi integrale dell’elenco annuale opere pubbliche 2020 e pluriennale 2021 nell’ambito del Settore Edilizia scolastica, attraverso utilizzo di risorse proprie.
“Grazie alla manovra finanziaria di oggi viene certificata ancora una volta la solidità del bilancio finanziario dell’ente nonostante la grave crisi delle entrate tributarie sorta a causa dell’emergenza epidemiologica e al conseguente lockdown – ha aggiunto il Sindaco Brugnaro –  Stiamo amministrando con grande apertura e disponibilità l’ente. Andare avanti uniti è molto importante. E per questo ringrazio i 43 sindaci dei comuni metropolitani, i dirigenti dell’ente metropolitani e tutti i funzionari che ognuno per la sua parte contribuiscono a questo risultato. Se si riuscisse anche a fare un lavoro politico per arrivare ad ottenere qualche risorsa in più da parte di Roma per esempio per il nostro Trasporto Pubblico Locale sarebbe un risultato ottimo per il bene di tutti i cittadini metropolitani, non solo quelli veneziani che utilizzano il trasporto pubblico acqueo”.
Rispetto al primo semestre in cui le entrate tributarie della Città metropolitana legate al mercato dell’auto avevano registrato una grave flessione, c’è stata un’inversione di tendenza con recupero in parte del minor gettito soprattutto dell’ IPT (Imposta Provinciale di Trascrizone (versata sui passaggi di proprietà dei veicoli nuovi ed usati)  e dei premi pagati su rc auto per i quali l’ente provinciale è destinatario di una percentuale pari al 16% del premio, che consente di raggiungere strutturalmente l’equilibrio finanziario già a novembre senza ricorrere all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione disponibile.
Mentre a giugno e settembre erano stati finanziati importanti interventi mediante avanzo di amministrazione destinati ad edifici scolastici (circa 5 mln) di euro e compartecipazione ad acquisto di imbarcazioni ibride/elettriche per 1,5 mln di euro ed interventi per 1,980 mln di euro,  in parte già previsti nell’elenco annuale opere pubbliche e destinati alla viabilità, oltre ad interventi per interventi sull’isola di San Servolo per oltre 600 mila euro, con la manovra di oggi vengono stanziati rilevanti risorse per ulteriori 17,4 mln di euro provenienti dallo Stato e Regione Veneto. Fondi che verranno utilizzati, ad esempio, per il completamento del percorso ciclopedonale Ca’ Sabbioni – Portegrandi (1,783 mln), per l’efficientamento energetico e manutenzioni straordinarie degli immobili (9,971 mln), spese straordinarie per edifici scolastici da sistemare per emergenza Covid (290mila euro), trasporto pubblico locale (4,2 mln), spese varie edilizia scolastica e viabilità (1.19mln).
Il Consiglio metropolitano ha, poi, approvato il Bilancio Consolidato della Città metropolitana che ha chiuso l’esercizio 2019 con un risultato estremamente positivo pari ad 9,7mln (rispetto a + 4,3mln del 2018). In particolare è migliorato il risultato di gestione del gruppo da 4,2 mln del 2018 a  + 11,2 mln del 2019, derivante dall’incremento dei proventi della gestione (entrate tributarie e trasferimenti correnti) che compensa ampiamente l’incremento dei costi di gestione. Si mantengono bassi gli oneri finanziari per azzeramento del debito della Città metropolitana di Venezia nonostante incremento investimenti mediante leasing effettuati da ACTV.
Inoltre tutte le società appartenenti al gruppo hanno fatto registrare dei risultati positivi e, nel caso di Venis Spa e San Servolo, in sensibile miglioramento.
Va rilevato, inoltre, che la Città metropolitana è tra i pochissimi enti in Italia che ha azzerato il proprio debito, la San Servolo Srl, controllata integralmente dalla Città metropolitana, non ha contratto ad oggi alcun debito e quindi si autofinanzia così come ATVO che registra, al 31/12/2019 un debito residuo verso banche (relativo all’acquisto dell’autostazione di Jesolo) pari a zero.