Una Coldiretti in salute capace nella sua capillarità di arrivare a rappresentare con i suoi presidenti sezionali i 95 comuni della Marca trevigiana. Ieri sera si sono riuniti per l’assemblea annuale di Coldiretti Treviso assieme ai più importanti rappresentanti del mondo agricolo trevigiano, dalla bonifica al lattiero caseario, dal vitivinicolo alla zootecnia. I temi d’attualità non sono certo mancati: il riconoscimento Unesco e la Giornata della Sostenibilità sono solo stati due esempi di come Coldiretti Treviso è stata capace di cercare le opportunità per il bene del territorio, dei cittadini consumatori oltre che ovviamente delle imprese agricole.

L’Organizzazione agricola più rappresentativa della Marca trevigiana, che da poco più di un anno è presieduta da Giorgio Polegato, guarda già ai prossimi mesi ricchi di iniziative e sfide: dall’Oscar Green regionale che vedrà Treviso impegnata con undici finalisti al nuovo Villaggio Coldiretti in quel di Bologna già in autunno. Guardando, invece, alle attività recenti è stata espressa viva soddisfazione per il buon esito del primo corso trevigiano che ha diplomato ben 14 agrituristi trevigiani Agrichef alla splendida esperienza durante lo scorso week end a Milano al Villaggio di Coldiretti con circa 800 trevigiani presenti.

L’assemblea è stata resa speciale dalla presentazione del libro “La Gente dei campi e il sogno di Bonomi”. A relazionare, raccontare e approfondire c’era l’autore Nunzio Primavera che ha sottolineato tutte le tappe dell’Organizzazione, dalla fondazione nel 1944 fino alla riforma agraria mettendo in luce la trevigianità in questo processo incarnata dal Beato Toniolo e da Mons. Pietro Pavan. Questi ultimi entrambi trevigiani DOC ma soprattutto artefici di una pagina del Paese importantissima per la “Gente dei campi” e per quell’agricoltura oggi diventata la più invidiata e voluta nel mondo.