Il colesterolo è un lipide fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Quello LDL viene trasportato “in periferia” e per questo motivo, se i suoi livelli sono abbondanti, è più probabile che si depositi sulle pareti dei vasi sanguigni aumentando l’incidenza di malattie aterosclerotiche.

Per questo motivo è definito colesterolo cattivo e i suoi livelli ematici non devono superare i 100 mg/dl.

Di contro, il colesterolo hdl viene trasportato verso il fegato per essere rimosso e per questo motivo viene definito colesterolo buono: i suoi livelli devono, pertanto, essere superiori ai 60 mg/dl.

Colesterolo: i cibi da evitare

I livelli di colesterolo aumentano quando la dieta è sbilanciata, ipercalorica e ricca di cibo spazzatura e se si conduce una vita eccessivamente sedentaria.

Per questo, è opportuno limitare il consumo di burro, latticini particolarmente grassi e tagli di carni abbondanti di grassi saturi. Le uova vanno consumate con parsimonia, così come i cibi fritti e gli insaccati.

Inoltre, vanno prediletti tagli di carne magri come il pollo e il tacchino ed è consigliato mangiare il pesce circa 2-3 volte a settimana. Così come “sfruttare” il potere chelante della fibra alimentare di frutta, verdura e legumi perché riduce l’assorbimento del colesterolo alimentare.