È stato presentato oggi a Ca’ Sugana “Coloramisù”, progetto pilota per stimolare la creatività dei trevigiani e far rivivere così la “città dipinta”, appellativo che storicamente definisce Treviso per le case affrescate e le raffinate rappresentazioni sulle facciate dei palazzi.

L’iniziativa, sviluppata e coordinata da Caterina Munafò, si inserisce fra le nuove iniziative che l’Amministrazione comunale di Treviso ha scelto di riconoscere e promuovere, per il rilancio culturale e turistico della Città e del suo interessante patrimonio d’arte. Grazie ad una raccolta fondi che nasce dai cittadini stessi, Treviso potrà intraprendere una ricostruzione virtuale del suo secolare tesoro artistico. I protagonisti saranno gli stessi trevigiani: il progetto infatti si aprirà nella sua prima fase già in settembre con una rassegna di laboratori, guidati da artisti e storici dell’arte che proporranno l’esperienza dell’affresco, dove saranno create opere ispirate alle antiche decorazioni della Urbs Picta.

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Le migliori opere prodotte durante questi laboratori saranno trasferite su supporto digitale e poi proiettate direttamente sulle facciate dei palazzi, dove potremo ammirarle nell’effetto che potevano creare un tempo. La scelta delle proiezioni luminose, che è prevista a Natale 2020, oltre a ricreare la bellezza ed il fascino è assolutamente rispettosa per la materia degli edifici. Un’esperienza alla portata di tutti e unica nel suo genere, un’occasione di rinascita, proprio in un momento in cui la ripartenza è divenuta un obiettivo e una sfida per riscoprire e raccontare questa peculiarità della nostra Città.

Tra i principali artefici e sostenitori del progetto c’è anche Mario Botter che, in continuità alla tradizione di famiglia, conferma quell’amore per le cose belle e un profondo senso di appartenenza alla nostra Città.

La campagna di crowdfunding “Coloramisù Fai rinascere Treviso Città dipinta” è attiva in questi giorni nella sezione Arte del sito produzionidalbasso.com (e continuerà fino al 25 giugno).

Ma questo è solo il primo step che conclude la fase di incubazione del progetto, durata circa un anno all’interno del bando Artistic: il progetto “Coloramisù Fai rinascere Treviso Città dipinta” si appresta ora ad un nuovo rilancio, ed il modello partecipativo della raccolta fondi dal basso, che è quello che meglio si sposa alle caratteristiche dell’iniziativa nel territorio, è pronto ad essere replicato anche in altre piattaforme di crowdfunding.

«Coloramisù rientra fra le iniziative che sosteniamo per promuovere i tesori dell’”Urbs picta” che risalgono addirittura al XIII secolo», afferma l’assessore ai Beni Culturali e Turismo Lavinia Colonna Preti. «Gli aspetti più interessanti e identitari di questo progetto sono la partecipazione dei trevigiani e la possibilità di proiettare la ricostruzione degli affreschi attraverso la tecnica del videomapping, che unisce la bellezza dell’arte all’innovazione della realtà aumentata».