Il Consiglio Comunale ieri ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) del Comune di Mirano.

L’Amministrazione potrà così proseguire la missione avviata nel 2012 con il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) per consolidare gli sforzi fatti in questi anni nel campo dell’energia sostenibile e sviluppare nuove azioni che riguardano anche i cambiamenti climatici.

Il nuovo Piano pone infatti una sfida ulteriore alla comunità locale, da raggiungere entro il 2030, seguendo 2 percorsi:

1)      PERCORSO DI MITIGAZIONE per ridurre almeno del 40% (rispetto al 2005) le emissioni di gas serra sul territorio comunale entro il 2030, migliorando l’efficienza energetica e impiegando fonti di energia rinnovabile;

2)      PERCORSO DI ADATTAMENTO: per accrescere la resilienza, adattando il territorio agli effetti del cambiamento climatico.

Il PAESC estende il percorso del PAES, ma la buona notizia è che Mirano è già in linea con questi obiettivi futuri. Dal rapporto conclusivo del percorso PAES è emerso che, grazie ai comportamenti virtuosi dei cittadini e degli amministratori, la città ha superato l’obiettivo di contenimento delle emissioni di CO2 che si era posto (-20% per il 2020), raggiungendo il -30,89% per abitante già nel 2019.

Monitorando le 52 azioni previste dal PAES, si è visto che al 31 dicembre 2020 le emissioni evitate stimate grazie alle azioni sono state circa il 79% (14.992,02 t/anno) di quanto previsto in sede di PAES al 2020 (18.929,33 t/anno).

Per raggiungere i nuovi obiettivi fissati, Mirano intende mettere in campo azioni che agiscono su più fronti strategici.

Il Piano prevede azioni di mitigazione, per ridurre almeno del 40% le emissioni di gas serra sul territorio comunale entro il 2030 (pari a 67.548 tCO2), che comprendono:

– miglioramento dell’efficienza energetica (per gli edifici comunali e gli impianti di illuminazione pubblica è già attivo il progetto di riqualificazione Amica-E. Sono previste ulteriori misure per gli edifici terziari non comunale e gli edifici residenziali);

– promozione di misure per la mobilità sostenibile e l’utilizzo di veicoli elettrici (installazione di colonnine elettriche, ampliamento della rete ciclabile con progetti già in corso, Pedibus, misure per la diffusione di veicoli ecologici;

– produzione di energia da fonti rinnovabili sia in ambito pubblico che privato con l’installazione di nuovi impianti.

Inoltre il Piano prevede azioni di adattamento che comprendono:

 progetti di forestazione urbana (già attivati con il parco Morvillo, l’estensione del Bosco del Parauro, il Passante Verde, il regolamento edilizio appena approvato) e altre azioni di pianificazione territoriale (protocollo d’intesa “Muson”, l’adesione a “Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana)

– gestione delle acque con l’aggiornamento del piano specifico;

– contrasto all’abbandono dei rifiuti e riduzione dei rifiuti per ridurre l’impronta ecologica.

Lo sforzo richiesto sarà misurato utilizzando l’inventario di base delle emissioni (IBE), che permette di quantificare le emissioni di CO2 derivanti dal consumo energetico nel territorio durante l’anno di riferimento (anno base).

Il passaggio successivo all’approvazione del Piano sarà l’invio del PAESC alla Commissione Europea, alla quale si dovranno rendicontare le azioni scritte nel documento.