Il Comune di Venezia ha dato il via al tavolo di lavoro permanente sulla situazione Covid-19. Il tavolo, organizzato in due sessioni – una al mattino e una al pomeriggio, ha visto seduti virtualmente a ragionare concretamente Confindustria, Aepe, Ascom, Confartigianato, Coldiretti, CGIA, Confesercenti, Promovetro, Con.Cave, Ava, Goia, CIA, CNA, UGL, CGIL, CISL, UIL, il vicesindaco Andrea Tomaello, e una rappresentanza di consiglieri comunali: Monica Sambo (Partito Democratico), Maika Canton (Fratelli d’Italia), Deborah Onisto (Forza Italia), Sara Visman (Movimento 5 stelle), Marco Gasparinetti (Terra e Acqua), Giovanni Andrea Martini (Tutta la Città Insieme), Cecilia Tonon (Venezia è Tua), Gianfranco Bettin (Verde Progressista), Silvia Peruzzo Meggetto (Brugnaro Sindaco).

“Oggi abbiamo inaugurato un nuovo percorso di lavoro tra Comune, parti produttive e parti sociali”, commenta l’assessore Sebastiano Costalonga, “Nell’immediato faremo il possibile per supportare i nostri cittadini e le imprese, ma useremo questi tavoli di lavoro soprattutto per costruire un rilancio solido per la città più bella del mondo”

I temi affrontati, tutti inerenti all’emergenza Covid-19, sono stati divisi in due aree di intervento: la prima ha riguardato l’immediato e la seconda i progetti per la ripartenza. In merito ai problemi da affrontare nelle prossime settimane, tutte le parti coinvolte hanno sottolineato che il sostegno più importante non possa che arrivare dal Governo centrale e dall’Europa, dall’altra parte l’assessore Costalonga ha preso in carico alcune delle istanze avanzate, tra le quali il tema degli affitti dei muri commerciali, le tasse comunali agli esercenti, il trasporto dei lavorati, che diventeranno oggetto di studio già da domani per lo sviluppo di proposte da portare in Giunta. “In merito alla fase successiva, quella della ripartenza, – ha aggiunto l’assessore – gli spunti avanzati e raccolti sono quelli sui quali il Comune potrà fare la differenza. Occorre ripensare il turismo, confermare la centralità del porto quale cardine del sostentamento di tutti i settori commerciali e produttivi della città e, soprattutto, programmare eventi che agevolino il turismo di prossimità e supportino le imprese locali durante tutto l’anno e ripensare il ruolo di Mestre che, grazie dal Distretto del commercio e alcune delle proposte avvallate da tutti gli attori coinvolti, tornerà ad avere un ruolo centrale nell’economia della Regione”.