Sono oltre 7 mila i tamponi fatti nell’ultimo mese nei 50 punti che Gruppo Centro di medicina mette a disposizione sul territorio veneto, con punte giornaliere che hanno superato anche le 500 unità. Dalla sede del Laboratorio Analisi di riferimento per il Gruppo, situato a Conegliano, in provincia di Treviso, si registrano alcuni fenomeni importanti.

Da un lato la grande azione di supporto data al litorale con i Covid Point in aeroporto e nelle piazze, vedi Jesolo, dove i turisti, italiani e stranieri, e gli operatori del settore alberghiero e direzionale hanno ricavato un utile supporto. La tipologia di utenza è stata principalmente straniera, per il 70%. Tra gli italiani, oltre ai turisti anche il personale di ristoranti, negozi e alberghi dall’altro dobbiamo considerare che il tampone è per la popolazione il principale sistema di monitoraggio e contenimento della pandemia.

Dall’altro lato, a fronte di una fetta ancora importante di popolazione non vaccinata, lo screening a mezzo tampone rapido è fondamentale non solo per accedere al posto di lavoro o alle attività ricreative, oltre che per le attività sportive. Il fatto di riuscire a dare green pass e referto a poche ore dal test viene molto apprezzato dall’utenza.

 Al fine di facilitare l’accesso al servizio, Gruppo centro di medicina ha potenziato la propria presenza all’esterno, in eventi popolari, sportivi e fieristici, grazie ad una task force che unisce personale infermieristico ed amministrativo e un call center sempre attivo in grado di dare assistenza su tutta la materia covid per chi viaggia e per chi lavora. Nelle sedi ha ridotto ulteriormente il costo degli esami di screening, portando il tampone rapido a 15 euro e il test sierologico quantitativo a 25 euro.

Quest’ultimi in particolare hanno visto lievitare la loro richiesta da ferragosto ad oggi del 30%. In seguito alla vaccinazione o in seguito ad una passata infezione da Covid-19 moltissime persone chiedono infatti il test quantitativo che misura gli anticorpi neutralizzanti del SARS-CoV-2.

 Con un livello di contagio ai minimi termini, è ridotto il ricorso al tampone molecolare naso-faringeo PCR. Si ricorda in ogni caso che al momento questa metodica è ancora il Gold Standard per la diagnosi di SARS-CoV-2. Sono in fase di sperimentazione i test salivari molecolari, considerati un’opzione per il rilevamento dell’infezione da SARS-CoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei, soprattutto in caso di individui fragili (anziani o disabili) e per i bambini. Allo stato delle cose le tre metodiche di screening disponibili presso il network Centro di medicina sono il tampone molecolare PCR, tampone antigenico rapido e test sierologico qualitativo e quantitativo.