Il sindaco di Treviso formula la sua proposta: «Interveniamo sul Decreto Caivano»

 

«Credo fortemente sulla necessità di introdurre il servizio civile obbligatorio o attività socialmente utili per i minori che abbiano posto in essere atti di violenza o altri illeciti a danno della comunità».

Così il sindaco di Treviso Mario Conte sulla proposta di prevedere il servizio civile obbligatorio per i giovanissimi, dai 12 ai 17 anni, responsabili di atti di violenza. «Una possibilità potrebbe essere quella di integrare il Decreto Caivano, che già prevede interventi di prevenzione e contrasto alla delinquenza giovanile, per fare sì che i percorsi di rieducazione e la collaborazione a titolo gratuito con enti no profit siano previsti laddove i minori siano destinatari dell’ammonimento da parte del Questore e Daspo Urbano, anche coinvolgendo le famiglie sanzionate per mancata vigilanza. Queste sono infatti situazioni in cui emerge la pericolosità sociale e in conseguenza delle quali è necessario un percorso rieducativo concreto e duraturo, che faccia capire a questi ragazzi il significato del vivere sociale e del rispetto delle regole e del prossimo. Mi impegnerò, e con me anche altri sindaci e Amministratori che si trovano a fronteggiare lo stesso problema, affinché questa proposta giunga sul tavolo del Governo».