Contrattazione sociale, accordo fra comune di treviso e organizzazioni sindacali
Firmato l’accordo a Palazzo Rinaldi
Questa mattina è stato firmato a Palazzo Rinaldi l’accordo tra il Comune di Treviso e le organizzazioni sindacali confederali per la contrattazione sociale 2020.
Presenti all’incontro il Sindaco di Treviso Mario Conte, l’Assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Manera, l’Assessore al Bilancio Christian Schiavon, l’Assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo e le Organizzazioni Sindacali Confederali e dei Pensionati rappresentate da Mauro Visentin, Paolino Barbiero, Luisa Dal Brollo, Giovanni Speranza, Anna Rita Contessotto (SPI-CGIL), Massimiliano Paglini, Sneder Scotton, Angelo Marta (FNP-CISL), Guglielmo Pisana, Beniamino Gorza (UIL-UILP).
Tenuto conto della necessità determinata dall’emergenza Covid-19 di ridefinire le priorità in campo economico e sociale, si è concordato di dare seguito ad interventi di sostegno a famiglie in difficoltà e persone anziane oltreché alle categorie fragili o gravemente colpite dalle conseguenze della pandemia.
Per quanto riguarda la situazione di attività produttive e commerciali, è stato preso l’impegno di portare avanti progetti in grado di rilanciare l’economia con particolare attenzione ad un nuovo sviluppo che valorizzi le attività di prossimità, la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Inoltre, sulla base dell’accordo sottoscritto, non verrà aumentata l’aliquota accorpata di IMU e TASI e rimarranno invariate le aliquote e l’esenzione dell’addizionale IRPEF fino a 15.000 euro così come non aumenteranno le quote di compartecipazione richieste per l’erogazione di servizi comunali con riferimento all’ISEE.
«Riteniamo importante, in un momento di particolare difficoltà come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia, il confronto con le sigle sindacali», afferma il sindaco di Treviso Mario Conte. «Anche quest’anno la nostra Amministrazione ha voluto sottoscrivere il protocollo d’intesa che oggi, ancora di più, diventa importante per proseguire una proficua collaborazione capace poi di tradursi in misure concrete a sostegno delle famiglie e dei lavoratori. Il Comune di Treviso, nei mesi della pandemia, è riuscito a mettere in campo numerose iniziative a sostegno del tessuto economico e sociale. Una volta finita l’emergenza, però, sarà necessario farsi trovare pronti con iniziative, stanziamenti e sinergie: questo accordo va proprio nella direzione dell’impegno comune a intercettare gli specifici bisogni dei cittadini del nostro territorio».
«L’emergenza sanitaria e le grandi difficoltà che gran parte della popolazione sta vivendo, seppur nella drammaticità di questa crisi, ci danno una grande opportunità e l’occasione per rivedere i percorsi di crescita della nostra comunità, con l’obiettivo di una maggior coesione sociale e il miglioramento della qualità della vita a livello comunale e intercomunale», le parole di Paolino Barbiero (SPI CGIL Treviso), Massimiliano Paglini (CISL Belluno Treviso) e Beniamino Gorga (UILP UIL Treviso). « Quale Ente se non il Comune capoluogo della Marca può essere sperimentatore e propulsore di tali processi di sviluppo? Conti alla mano il Comune di Treviso può infatti dare e fare molto in termini di progettualità e buone pratiche amministrative, aprendo la strada agli altri Comuni della Provincia e dando continuità e implementando gli interventi nell’ambito del welfare di prossimità e oggi di supporto all’emergenza, le azioni di contrasto alla povertà e all’isolamento sociale, in particolare degli anziani , le politiche di genere contro la violenza sulle donne, le politiche di parità, di sostegno alla maternità e all’autodeterminazione e di conciliazione tempi di vita e di lavoro, al fine di innescare un reale cambio culturale e di contrasto agli stereotipi prevalenti. Necessaria per questo – secondo le Parti Sociali – una mappatura dei bisogni reali, spesso inespressi e nuovi della popolazione e connetterli anche con progetti che abbiano la capacità di intercettare Fondi comunitari e regionali».
Per i rappresentanti delle OOSS e delle Federazioni dei Pensionati, «serve uno sforzo economico e di programmazione per sostenere le attività produttive alleggerendo il carico tributario individuale a chi paga le tasse, dentro a un’alleanza più stretta con gli organi di controllo e le istituzioni, con l’obiettivo di far emergere quegli ambiti di illegalità che se non adeguatamente presidiati rischiano di minare la stabilità economica del territorio e la giustizia sociale e l’equità a favore di tutti. Anche questa è sostenibilità, e per questo per i Sindacati hanno portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Treviso la necessità di agire rapidamente e in modo più incisivo rispetto al modello di sviluppo, a partire dalle nuove forme del vivere, alla rigenerazione urbana degli spazi dell’abitare, la sostenibilità urbanistica e ambientale di quartieri e frazioni, della città e dei paesi che producono sviluppo e rigenerazione dei servizi e delle reti sociali».