Il cortisolo è comunemente definito “ormone dello stress” perché la sua produzione tende ad aumentare in particolari situazioni di tensione psico-fisica.

L’azione di questo ormone, infatti, è quella di inibire alcune funzioni corporee non necessarie nel breve periodo, così da sostenerne al meglio altre indispensabili nell’immediato per garantire il buon funzionamento degli organi vitali.

Cortisolo: perché aumentano i livelli

Un valore alto di cortisolo può essere dovuto a cause patologiche, ma non solo. Sull’incremento della produzione di questo ormone, infatti, possono incidere stress, tensione emotiva, attività sportiva intensa, così come l’assunzione di particolari farmaci o una dieta troppo ricca di carboidrati.

Se il livello di questo ormone continua ad essere elevato nel lungo periodo si parla di ipercortisolismo.

I sintomi

I sintomi di questo anomalo innalzamento possono essere molteplici: astenia, ipertensione, calo del desiderio sessuale, irsutismo, infertilità, obesità, riduzione delle difese immunitarie, tensione, insonnia, difficoltà di concentrazione e stanchezza.

Inoltre, raramente può verificarsi anche una condizione nota come sindrome di Cushing che comporta aumento di peso, invecchiamento precoce, ulcere gastriche ed indebolimento del sistema immunitario.

Cure e trattamento

In presenza di una sintomatologia simile è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista che potrà prescrivere delle analisi mirate per verificare i livelli di cortisolo presenti nel sangue.

Per ridurre tali livelli un primo aiuto arriva dalla dieta: un’alimentazione sana, equilibrata e regolare, infatti, aiuta a normalizzare i valori ormonali. In linea di massima, dunque, è bene fare pasti leggeri e frequenti, prediligendo l’assunzione di carboidrati complessi, cereali integrali, frutta, verdura, cibi poveri di grassi e non eccessivamente elaborati.

Inoltre, è importante praticare attività fisica moderata, eliminando il fumo e limitando il consumo di alcolici, superalcolici e caffeina.