Dal 3 al 6 maggio nel Salone di Palazzo dei Trecento si terrà la seconda edizione del Festival Treviso Città per le Donne, iniziativa promossa dal Comune di Treviso, dalla Commissione Comunale Pari Opportunità e dal Progetto Donne Veneto, con il supporto di Spazio Donna Treviso.

Ci sarà un ricco programma di convegni per costruire una riflessione comune attorno alla Città e alle donne attraverso l’approfondimento e il dibattito su alcuni temi salienti.

Durante la prima edizione, il Festival ha permesso di porre le basi per costruire una visione complessa che coinvolga i diversi attori attivi e presenti nel territorio fra i quali i rappresentanti della cultura, dell’istruzione, del commercio e della politica per condividere, in un’ottica di approccio di genere, i diversi punti di vista a partire da dati, analisi e dibattiti, coinvolgendo la cittadinanza e le istituzioni con il supporto di esperte ed esperti dei differenti settori interessati e con l’obiettivo di influenzare tutte le parti coinvolte per un cambiamento comune.

«Questo è il secondo appuntamento che affronta i temi della specificità femminile nei diversi campi, consapevoli che ridare spazio alle esigenze e alla progettualità delle donne significa migliorare la vita di tutti», afferma Valeria Zagolin, Presidente della Commissione Comunale Pari Opportunità.

Un Festival importante sulle politiche di genere per la città, un appuntamento annuale per riunire risorse, ricerche, buone pratiche, innovazione intorno ai temi dell’urbanistica e dell’architettura, dell’economia, del lavoro, della medicina, della mobilità, dello sport, della sicurezza, dell’organizzazione dei tempi e degli orari, della scuola, dei servizi, del commercio, della cultura e del turismo in un’ottica femminile, per coinvolgere tutti i cittadini, donne e uomini, famiglie e istituzioni.

«Treviso città per le donne, vuol dire per noi costruire una città aperta, inclusiva, facile, che coinvolga e accolga e questo si può fare solo lavorando assieme: istituzioni, enti, associazioni e cittadine e cittadini» aggiunge Francesca Neroni, Presidente dell’Associazione Progetto Donne Veneto.