E’ la scuola oggi a “tenere banco” nella discussione politica sia a livello nazionale che locale, dove Zingaretti giudica “intollerabile dopo mesi di lockdown far perdere anche solo un’ulteriore ora di lezione” e Luca Zaia nella conferenza stampa odierna commenta “Ancora non è chiaro come riprenderà la scuola, ma bisogna lavorare per riaprirla in sicurezza”

Una scuola che appunto dovrebbe ripartire ma che, visto l’andamento dei contagi, è ancora a rischio. Se poi ci si mette pure la concomitanza delle elezioni e del referendum il gioco si fa ancora più difficile.
In questo scenario s’inserisce l’appello fatto qualche giorno fa dalla candidata alla Presidenza della Regione Veneto per Italia Viva, Psi, Pri e Civica per il Veneto Daniela Sbrollini, appello volto a stanziare risorse regionali per le amministrazioni per collocare i seggi fuori della sedi scolastiche.

“Sebbene quanto detto da Zingaretti non sia una novità – commenta la Sbrollini –  siamo felici che qualcun’altro sia d’accordo con noi sull’assoluta necessità di ricollocare i seggi in sedi alternative alle scuole. Noi di Italia Viva qui in Veneto lo chiediamo già da mesi e per questo avevamo anche interpellato Luca Zaia,  senza ricevere però una risposta vera e propria da parte sua, se non un rimpallo agli stessi comuni”

Nei giorni scorsi la senatrice aveva infatti annunciato di aver richiesto al governatore veneto di trovare i fondi necessari per individuare sedi alternative per la consultazione elettorale, evitando così di compromettere il regolare svolgimento della didattica. Zaia aveva però rivolto la questione al presidente dell’ANCI, non esponendosi direttamente ma preferendo prendere tempo. Contemporaneamente la Sbrollini aveva anche depositato un’interrogazione presso il Ministero degli Interni per porre la questione anche a livello nazionale e interpellare le autorità competenti.

“Non potevamo limitarci ad attendere che si sprecasse altro tempo prezioso per prendere una decisione che è dovuta” continua la Sbrollini che si dice soddisfatta dell’intervento del segretario Zingaretti.
“Così facendo getta le basi per allargare su scala nazionale le proposte che Italia Viva aveva già avanzato in Veneto. Sapevamo che una collaborazione tra le diverse forze politiche in campo non sarebbe potuta essere che profittevole per la scuola, per questo avevamo cercato – inutilmente – di coinvolgere anche gli altri candidati alla presidenza della Regione.
L’istruzione non riguarda un partito piuttosto che un altro o una regione piuttosto che un’altra: riguarda tutti. Ci auguriamo che questo sia solo il punto di partenza per riattribuire all’istruzione l’importanza che merita e dare alle famiglie la certezza di una continuità didattica nei mesi a venire. Ci aspettiamo in questa battaglia di buon senso un sostegno politico anche dagli altri partiti o movimenti, in primis dal Partito Democratico, e soprattutto che questa decisione non riguardi solo l’emergenza corrente ma lo spostamento dei seggi elettorali dalle scuole diventi una prassi anche per il futuro.”