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E’ il Carnevale del Tirolo: nei piccoli paesini un’invasione di maschere sfarzose ed arcaiche

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E’ davvero diverso dal nostro il Carnevale austriaco. Mentre noi scimmiottiamo i tempi di oggi, la politica, la cultura, l’intrattenimento, i nostri vicini austriaci no, loro aprono le porte dei loro piccoli deliziosi borghi alpini a un passato lontanissimo che torna con tutta l’atmosfera di tradizioni antiche.

Maschere sfarzose ed arcaiche, figure mitiche e simboliche, costumi di seta ricamati a mano: si muovono tra carri allegorici, danze festose, sonori cortei e rappresentazioni coinvolgenti.

Questo è il carnevale tirolese. Riti pagani e storie tramandate nei secoli si fondono in un caleidoscopio di colori che nasce da un grandissimo impegno e investimento, soprattutto nell’arte manifatturiera, motivo per cui queste celebrazioni talvolta si ripetono solo ogni 3-5 anni.

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Come il Carnevale Schellerlaufen di Nassereith, nel distretto di Imst,  a circa 5 ore da qui. Torna dopo 3 anni il 17 febbraio 2019 ed è uno dei più sofisticati e colorati di tutto il Tirolo.

Protagonisti e interpreti di questo affascinante mondo, che dal 2012 fa parte del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, sono i “Roller”, maschere dalle guance rosee, la bocca sorridente e gli occhi dai tratti femminili; e gli “Scheller”, dalla pelle più scura, la barba e le folte sopracciglia. Ornamenti vistosi sul capo, campane al collo e alla vita che risuonano, e una straordinaria espressività. Sono figure antagoniste che sfilano e danzano rappresentando la lotta tra la giovane primavera, simbolo di fertilità, e il vecchio, rigido inverno. Al centro della sfilata proprio il contrasto tra l’orso e il suo domatore, ovvero l’inverno, che tiene imprigionata a sé la primavera. Incede superba l’enorme maschera del domatore di orsi, con una parrucca con capelli neri striati di grigio, un piccolo cappellino rosso e un costume di pelli di pecora. E la accompagnano “pifferai”, i “belli, e i “raccoglitori di monete”. E poi c’è lo “Sackner”, la più alta figura del gruppo, con la maschera di legno di una vecchia signora e una gonna lunga 20 metri di stoffa, che fa svolazzare mentre danza e grida, per fare spazio tra il pubblico alle altre maschere. La manifestazione si conclude alle ore 18.00, allo svanire del suono delle campane della chiesa, con la vittoria della primavera sull’inverno.

 

Ort: Imst Tourismus
Ort: Imst Tourismus

Sempre in Tirolo a circa 4 ore dall’Italia, ecco il Corteo delle maschere di Weerer Fasnacht, il 17 febbraio 2019. Dopo una pausa di quattro anni, torna uno dei più tradizionali carnevali della regione: anche qui maschere arcaiche, streghe e fantasiosi costumi si uniscono in una sfilata appassionante che attraversa tutto il paese.

E poi segnaliamo  Wampelerreiten a Axams, sempre a circa 4 ore da qui, il 3 marzo. Questa manifestazione del tutto spettacolare ma anche un po’ rude si svolge ogni anno. Wampelerreiten significa “cavalcare sulla pancia” e consiste nel combattimento tra gruppi di uomini e giovani di Axams, che si affrontano in gonnella con enormi camicie imbottite di fieno. Anche questa è una tradizione carnevalesca di lunga data che inscena la battaglia tra l’inverno e la primavera.

Informazioni dettagliate sulle sfilate e i pacchetti di soggiorno disponibili su www.tirolo.com/carnevali