Il turismo, la nuova frontiera del Veneto, il nuovo oro, una miniera da sfruttare con sapienza e intelligenza. Lo conferma l’assessore al Turismo, Federico Caner in un corposo comunicato stampa. 

“Con il payoff ‘le montagne di Venezia’ nessuno vuole appropriarsi di nulla. Ci rendiamo perfettamente conto, almeno noi Veneti, che le Dolomiti sono letteralmente senza confini e senza padroni, essendo patrimonio dell’Umanità Unesco. Detto questo si tratta di ragionare in termini di marketing moderno, e il nome di Venezia è un traino eccezionale che farà gran bene a tutta l’area dolomitica, veneta o trentina che sia. A meno che non ci si renda conto, tanto per capire, che se si chiede a un italiano dove sono le Montagne Rocciose difficilmente vi dirà in che Stati degli Stati Uniti sono, e risponderà semplicemente America”.

Lo sottolinea l’Assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, riguardo alla polemica, accesa da parte trentina, sul logo “Dolomiti, The Mountains Of Venice”, presentato alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano.

“Le montagne di Venezia – aggiunge Caner – è scritto volutamente in inglese per spiegare ai turisti internazionali la vicinanza geografica tra le due bellissime realtà, considerando il fatto che le Dolomiti sono un Patrimonio unico al mondo, che il turista può raggiungere da più parti, ma che il punto di partenza indubbiamente più famoso, e vicino, è Venezia. Non a caso, questo payoff è rivolto soprattutto al turista high end, quello che arriva in aereo. I cinesi, ad esempio, si spostano con tour denominati Tour Eiffel & Gondola, figuriamoci l’appeal che avrà Venice & Dolomiti”.

“Oggi il marketing è molto incisivo – prosegue Caner – e, nei viaggi super lusso che già varie Agenzie straniere propongono , si può ad esempio , arrivare a vedere una meravigliosa alba nelle Dolomiti , pranzare nel Chianti e godersi il tramonto in Costiera Amalfitana o a Capri. Insomma, ridurre la promozione turistica a vieni a casa mia e non a casa sua non ha più nessun senso”.

“Si pensi poi – fa notare l’Assessore veneto – che le prime quattro parole che un turista high end conosce all’arrivo in aeroporto sono : Venezia, Unesco ( perché è considerato, ad esempio dai giapponesi, l’organismo internazionale più referenziato che certifica, in un certo qual modo, La Grande Bellezza e i valori che ogni generazione dovrebbe poter vivere, apprezzare e visitare), Prosecco e Prima Guerra Mondiale . Questo payoff internazionale farà bene a tutte le Dolomiti, perché il turista non conosce i confini geografico politici all’interno di un altro Stato. La storia insegna – prosegue Caner. Si pensi che in Trentino c’è una valle bellissima che si chiama Val Venegia proprio perché anche (da sottolineare anche) da lì partiva il legname per Venezia, proprio perché era geograficamente vicina. E poi quante volte per spiegare dove viviamo a uno straniero abbiamo usato la locuzione “vivo vicino a Venezia” .

“Spero di essermi spiegato – dice ancora Caner – e che la polemica finisca qui, anche se mi piacerebbe che in Trentino facessero interrogazioni in giunta provinciale anche quando trasmissioni come Meraviglie di Alberto Angela, con la troupe ospitata in Trentino, si dimenticano di citare il bellunese ed il Veneto. In quel caso, invece, nemmeno un aiuto nel protestare a Roma con la Rai”.

Caner allarga infine il ragionamento sulle future strategie promozionali.

“Non sarà comunque l’unico payoff – annuncia – perché ogni prodotto turistico ne avrà uno . La Provincia di Belluno , ad esempio, ha un Patrimonio di Saperi . Vi sono alcune delle multinazionali più importanti del mondo che sono orgogliosissime di produrre in un territorio bellissimo. Vi è un trionfo di Sapori enogastronomici che fondono i profumi della Serenissima e del mediterraneo con le tradizioni ladine . Vi è il massimo rispetto per le popolazioni ladine. La Provincia di Belluno avrà anche prodotti turistici nuovi che riguardano le nuove tendenze turistiche . Pensate ad esempio al fatto che molti turisti viaggiano oggi per poter celebrare con un selfie il “ci sono stato anch’io ” . Ci sarà , ad esempio ma ribadisco che è un esempio tra tanti, una mappatura e un prodotto turistico collegato ai più bei laghi delle Dolomiti , alle più belle cascate e persino ai luoghi “più sconosciuti e meravigliosi” dove innamorarsi”.