Un’importante donazione è stata elargita al reparto di Oncologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso da parte del comandante Giuseppe Stefani. La somma, che ammonta a 175.000 euro, ha contribuito alla ristrutturazione e all’allestimento del nuovo Day Hospital. In segno di riconoscimento per la donazione l’Ulss 2 ha posizionato oggi una targa nell’atrio del Servizio.

I lavori di rinnovamento effettuati anche grazie alla donazione della famiglia Stefani sono stati molteplici: si va dagli impianti elettrici a quelli di trattamento dell’aria, dalla pavimentazione ai servizi igienici, dalla sostituzione degli infissi alla tinteggiatura dei locali. Complessivamente, la ristrutturazione del Servizio ha comportato una spesa di circa 760.000 euro. L’allestimento del rinnovato Day Hospital oncologico ha permesso di aumentare sia il numero di ambulatori (da 5 a 6) sia le postazioni per le infusioni (da 12 a 18) contribuendo così a migliorare l’accoglienza dei pazienti e a ridurre i tempi di attesa. È stata inoltre ricavata una stanza in cui due Data Manager si dedicano alla gestione degli studi clinici con i nuovi farmaci oncologici.

“Ringrazio l’Ulss 2 per aver accolto la mia volontà di investire in un progetto che potesse essere utile per le persone che stanno vivendo un momento complesso della loro vita – ha commentato il comandante Stefani -. Questo era uno dei miei sogni, su sollecitazione di mia moglie e mia madre, dopo essere stato coinvolto in vissuti oncologici a livello familiare. Collaboro da tempo con quest’ospedale attraverso il volontariato e spero di poter contribuire ancora in futuro”.

“Alla famiglia Stefani va un sentito ringraziamento per aver scelto di donare quest’importante somma che ha contribuito alla ristrutturazione del Day Hospital oncologico – ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi -. Mi auguro che quest’iniziativa possa rappresentare un incentivo per altre donazioni da destinare ai reparti che accolgono persone che soffrono”.

“Attualmente negli ambulatori del Day Hospital oncologico vengono visitati tra gli 80 e i 90 pazienti al giorno – spiega il primario di Oncologia Adolfo Favaretto -. Di questi almeno 50 persone effettueranno poi il trattamento per via endovenosa, circa 30 effettueranno le terapie oncologiche orali e altre 10 proseguiranno con la visita di controllo periodica nell’abito del follow-up. Negli ultimi anni i tipi di trattamento sono diventati sempre più sofisticati e complessi e sono aumentate le indicazioni ai trattamenti oncologici per cui abbiamo più persone che accedono alle cure: in questo contesto è estremamente importante poter mettere a disposizione spazi confortevoli e adeguati”.