Il missionario del Pime, originario di Treviso e ora Vescovo di Orano, ha concelebrato la festa della natività della Beata Vergine Maria con la tradizionale processione

 

Il 26 gennaio scorso, a soli 47 anni, Mons. Davide Carraro è diventato il primo vescovo italiano della Chiesa d’Algeria. Originario di Sambughè di Preganziol (Treviso), il missionario del PIME, ora Vescovo di Orano, è tornato in questi giorni, per la prima volta da Vescovo, nella sua comunità d’origine.

Una grande folla di fedeli, tra cui il sindaco di Preganziol Elena Stocco, anche lei originaria di Sambughè, si è riunita per accogliere il suo “Padre Davide” così tutti continuano a chiamarlo. 

Mons. Carraro ha concelebrato ieri, domenica 8 settembre, insieme al parroco Don Gabriele Bittante e ad altri quattro sacerdoti del Pime, la Natività della Beata Vergine Maria, una delle più antiche feste mariane che, come ogni anno, coincide con la sagra parrocchiale di Sambughè in corso fino a ieri sera.

La celebrazione si è conclusa con la processione durante la quale l’intera comunità ha portato in spalla la statua della Vergine Maria, fatta uscire per l’occasione dalla teca riposta nella nicchia laterale all’altare della chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo.

 

Dopo la celebrazione eucaristica, la comunità parrocchiale ha organizzato un rinfresco in onore del suo Vescovo, al quale hanno partecipato numerosi fedeli.

Mons. Carraro è arrivato in Algeria nel 2007 e ha trascorso diversi anni nel deserto di Touggourt, prima di trasferirsi nella capitale Algeri nel 2019, dove è diventato vicario generale nel 2022. Nel mezzo, una parentesi di tre anni al Cairo per studiare l’arabo e quattro anni in Costa d’Avorio in attesa del visto per poter tornare in Algeria.