Un settembre decisamente anomalo, dal punto di vista meteorologico. Il mese appena concluso, pur registrando frequenti condizioni meteorologiche di stampo quasi estivo, ha segnato il progressivo passaggio tra la stagione estiva e quella autunnale, che in meteorologia inizia proprio il primo settembre. Come tipicamente accade nei periodi di transizione tra una stagione e l’altra, anche in questo mese si sono registrate alcune variazioni, anche brusche ma temporanee, tra periodi tipici della stagione calda e fasi più fresche e instabili causate da masse d’aria fredda provenienti dal Nord Europa o dal Nord Atlantico.

Complessivamente le temperature sono state più alte della norma, con scarti medi di +0.8°C nelle minime giornaliere e di +0,4°C nelle massime. Di segno contrario le piogge, in prevalenza inferiori alla media con uno scarto medio complessivo negativo del 10%, ma con una distribuzione sul territorio regionale piuttosto irregolare tra zone in cui è piovuto anche il 30-70% in meno e altre in cui gli apporti sono risultati localmente superiori del 50% rispetto alla norma.

Temperature – Nel corso del mese sono prevalse condizioni di tempo stabile e con temperature sopra la media grazie all’influenza degli anticicloni, a volte di matrice euro-atlantica e a volte di origine nordafricana che si sono succeduti. In queste situazioni si sono registrate le temperature più alte con valori anche molto superiori alla media, come nei giorni 1, dal 12 al 18 e a fine mese dal 28 al 30. La decade più calda del mese è stata la seconda, ma i picchi di temperatura più elevati si sono raggiunti nella prima, in particolare il primo giorno in cui alcune stazioni, soprattutto di pianura, hanno superato i record relativi al mese di settembre, sia per le minime che per le massime. Per le massime record a Barbarano Vicentino (VI) con 33.8°C (record precedente di 33.5°C misurato il 1° settembre del 2015), Mira (VE) con 33.4°C (record precedente di 33.0°C misurato il 1° settembre del 2015), Bassano del Grappa (VI) con 32.2°C (record precedente di 31.8°C misurato il 1° settembre del 2015), Campodarsego (PD) con 33.8°C (record precedente di 33.6°C misurato il 4 settembre del 2009) e Conegliano (TV) con 32.7°C (record precedente di 32.2°C misurato il 2 settembre del 2005).

Le fasi di tempo maggiormente variabile o instabile, con valori termici in calo e spesso accompagnati da precipitazioni, si sono registrate soprattutto verso la fine della prima decade, tra il 6 e il 9 e a cavallo tra la seconda e la terza decade del mese, tra il 19 e il 23. Le giornate più fredde e di stampo tipicamente autunnale, sono state il giorno 8, con temperature massime di soli 8-10°C nelle valli dolomitiche e di 15°C nei fondovalle prealpini, e tra il 22 e il 23 quando le massime in pianura hanno difficilmente superato i 16-17°C.

Precipitazioni – Sul fronte delle piogge gli apporti totali medi sul territorio regionale sono stati di circa 100 mm contro una media di 115 mm. La distribuzione sul territorio è stata però irregolare con i quantitativi più abbondanti sui settori occidentali, dove si sono raggiunti valori localmente oltre i 200 mm, mentre gli apporti più modesti si sono registrati su gran parte della pianura orientale dove sono caduti tra i 40 e gli 80 mm, inferiori alla norma tra i 30 e il 70%. Le giornate più piovose sono state il 6 e l’8 quando si sono verificati anche dei rovesci o temporali diffusi. Le stazioni che hanno misurato i maggiori quantitativi mensili sono state quelle di Breganze (VI) con 215.0 mm (media storica di 131.5 mm), Rifugio la Guardia nel comune di Recoaro Terme (VI) con 212.2 mm (media storica di 205.2 mm) e Crespano del Grappa (VR) con 176.6 mm (media storica, periodo 1994-2017, di 153.4 mm). I quantitativi minori si sono rilevati nelle stazioni di Venezia con 27.2 mm (media storica, periodo 1994-2017, di 105.3 mm), Campagna Lupia (VE) con 36.8 mm (media storica di 103.8 mm) e Mira (VE) con 40.0 mm (media storica di 92.0 mm).