Come ogni anno è arrivato il momento di svelare quale mostra ospiterà Ca’ dei Carraresi a cavallo fra l’anno in corso e l’anno prossimo. A sorprendere i trevigiani amanti dell’arte sarà la mostra Francis Bacon. I confini della mente che verrà inaugurata il 15 ottobre 2016 e finirà l’1 maggio 2017.[s2If !current_user_can(access_s2member_level1)] …READ MORE[/s2If][s2If current_user_can(access_s2member_level1)]

Ad organizzare l’esposizione, di così elevato spessore artistico, è stata la società Kornice di Andrea Brunello con l’aiuto e la collaborazione della Francis Bacon Foundation of the Drawings Donated to Cristiano Lovatelli Ravarino che conta circa 600 opere fra disegni, pastelli e collages dell’artista. La mostra è curata dallo scrittore e storico dell’arte Edward Lucie-Smith e da un comitato scientifico autorevole degno del suo nome e della sua fama. Le opere di Bacon affrontano questioni come l’introspezione e la coscienza attraverso soggetti quali semplici ritratti e autoritratti o toccando temi a lui cari come i Papi e la crocifissione. Per accompagnare tale approccio legato alla psicoanalisi è stata coordinata una collaborazione con il Sigmund Freud Museum di Vienna in modo da interpretare ogni sfaccettatura del malessere e della dimensione interiore novecentesca, sensazioni che trasudano dalle opere di Bacon nel suo viaggio artistico e introspettivo.

Nato a Dublino nel 1909 Francis Bacon ha trasmesso con le sue opere il malessere dell’uomo moderno e grazie alla mostra sarà possibile comprendere tali dimensioni tramite le sue variabili modalità espressive.

La mostra è accompagnata da sezioni didattiche per bambini e ragazzi di diverse età, così da avvicinare i più giovani al mondo dell’arte uscendo dalle aule scolastiche per entrare in un mondo stimolante, educativo, ma allo stesso tempo impegnativo quale è Ca’ dei Carraresi.

L’artista irlandese è morto nel 1992 e le opere esposte alla mostra sono state donate ad un suo intimo amico tra il 1977 e l’anno della sua morte. La fondazione bolognese ci regala la possibilità di vedere una serie di opere imperdibili e, per l’ambiente culturale e artistico Veneto, la mostra sarà una chicca unica.

Erika Marchi

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