In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre, l’Ulss 2 Marca trevigiana rinnova anche quest’anno il suo impegno a sostegno e tutela delle donne vittime di violenza organizzando una serie di iniziative per sensibilizzare le persone su questa importante e delicata tematica.

Ma l’impegno dell’Azienda sanitaria non si esaurisce con il termine di questa Giornata: sono molteplici le attività che gli operatori hanno realizzato o hanno in cantiere per la presa in carico e la messa in sicurezza delle vittime di violenza. Ne hanno parlato oggi, a Villa Carisi, il direttore generale Francesco Benazzi, il dr Enrico Bernardi, primario del Pronto Soccorso di Treviso, e la dr.ssa Catia Morellato, medico del Pronto Soccorso di Montebelluna nominata proprio in questi giorni Referente aziendale del percorso di tutela delle vittime di violenza, che per l’occasione ha letto la poesia “A tutte le donne” di Alda Merini, accompagnata dalle note di Giorgio Pavan, al violino, con Giulia Vazzoler, al piano.

“Nei nostri Pronto Soccorso arriva, in media, una donna vittima di violenza ogni tre giorni, ma sappiamo che questo dato rappresenta soltanto il 10% di quanto accade nella realtà – ha affermato la dr.ssa Morellato -. L’Ulss 2 si sta impegnando moltissimo su tutti i fronti per arginare questa enorme problematica: nel corso degli anni ha proposto diverse iniziative di sensibilizzazione e ha istituito un gruppo di lavoro molto attivo per contrastare questo fenomeno. Con il dr Enrico Busato, primario dell’Ostetricia e Ginecologia di Treviso, stiamo istituendo un percorso aziendale per la presa in carico delle vittime di violenza sessuale, in linea con quanto già realizzato per la presa in carico dei minori vittime di abuso e maltrattamento. Nei reparti di Ostetricia e Ginecologia sono stati inoltre avviati dei percorsi di formazione del personale per poter aiutare nel miglior modo possibile le pazienti vittime di violenza”. 

“Nei Pronto Soccorso dell’Ulss 2 sono attivi i “Codici Rosa”, una priorità che al momento del triage viene attribuita alla donna individuata come vittima di violenza – ha spiegato il dr Enrico Bernardi -. La nostra volontà è che queste pazienti, ancor più se accompagnate dai loro bambini, vengano prese in carico tempestivamente e possano rimanere in una zona dedicata a tutela della loro privacy. Se non si presenta la necessità di un ricovero, viene effettuata una valutazione del rischio di un nuovo episodio di violenza e, in base al risultato, viene attivata la rete di sostegno. Purtroppo le donne vittime di violenza sono spesso reticenti alla denuncia: il nostro compito in qualità di operatori sanitari è quello di aiutarle a trovare il coraggio, supportarle e far sì che non cadano nell’isolamento, spesso provocato dalla solitudine e dal sentirsi colpevoli. Dobbiamo aiutarle a riconoscere che il problema non sta in loro, ma arriva dal di fuori”. 

“La nostra azienda ha realizzato una delibera sul percorso a tutela delle vittime di violenza, sia per quanto riguarda l’accesso in Pronto Soccorso che in Ostetricia e Ginecologia, con l’intento di definire una rete importante che coinvolge i Centri antiviolenza del territorio, le Forze dell’Ordine, le Case-rifugio e gli enti territoriali – ha commentato il direttore generale, Francesco Benazzi -. La dr.ssa Morellato, individuata come referente aziendale, lavorerà per le donne che si rivolgono alle nostre strutture, ma anche per le nostre operatrici, che costituiscono l’80% del personale aziendale e che possono anche loro subire violenza. La dr.ssa avrà anche il compito di “non dimenticare”, facendo in modo che il 25 novembre sia non solo una volta all’anno, ma ogni giorno: la sensibilizzazione rimane uno strumento importante per aiutare le donne a denunciare. Da inizio anno ad oggi sono 579 le donne che hanno avuto il coraggio di rivolgersi ai nostri Pronto Soccorso, ma questo dato rappresenta soltanto la punta di un gigantesco iceberg”. 

LE INIZIATIVE

Oltre ai flashmob in ricordo di Giulia Cecchettin realizzati nelle piazze di Treviso, Castelfranco Veneto e Conegliano domenica 19 novembre, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere l’Ulss 2 organizza o patrocina numerose altre attività, aderendo anche alla campagna di sensibilizzazione promossa da Fondazione Onda per supportare coloro che sono vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio. Di seguito le attività in programma:

  • le sere di venerdì 24 e sabato 25 novembre gli ospedali dell’Ulss 2 saranno illuminati di arancione, colore simbolo della violenza, aderendo alla campagna “Orange the world” promossa da Soroptimist International. Nell’ambito della stessa, dal 16 novembre sono esposti due roll-up, uno all’ingresso dell’ospedale Ca’ Foncello e uno a Borgo Cavalli, il cui contenuto richiama il motto dell’UNWomen “Orange the world – non accettare nessuna forma di violenza – chiama il 1522 – read the signs”;
  • sabato 25 novembre il personale di turno nei Pronto Soccorso dei sei ospedali della Marca e al Dipartimento di Prevenzione indosserà un braccialetto, realizzato per l’occasione, con riportato il 1522, numero nazionale antiviolenza e antistalking. Il braccialetto, così come la spilla realizzata l’anno scorso, verrà indossato dagli operatori per ricordare, da un lato, a chi è vittima di violenza la possibilità di chiedere aiuto telefonando al 1522 e, dall’altro, per dare un segnale del costante impegno dell’Azienda sanitaria a supporto delle vittime di violenza e trasmettere alle donne il segnale che possono rivolgersi a loro per chiedere aiuto;
  • nei locali accessibili al pubblico degli ospedali dell’Ulss 2 sono stati affissi cartelli per promuovere la conoscenza e la diffusione del numero 1522;
  • nei Pronto Soccorso dell’azienda è stata esposta, accanto alla “sedia rossa”, la poesia dedicata alle donne che la poetessa Morena Furlan ha scritto e proposto all’Azienda sanitaria;
  • sabato 25 novembre verrà condiviso all’interno del sito web e tramite i canali social dell’Azienda sanitaria, un video in cui, questa volta, saranno gli uomini dell’Ulss 2 a lanciare un messaggio a sostegno delle donne, contro la violenza;
  • in questi giorni, fino a sabato 25 novembre, è possibile comprare la pagnotta “Abbraccio” preparata dai fornai della Marca aderenti all’iniziativa, giunta alla terza edizione, e distribuita nei sacchetti “antiviolenza”: acquistando “Abbraccio” ognuno potrà dare il proprio contributo a sostegno dei cinque Centri antiviolenza operanti sul territorio provinciale. È possibile acquistare la pagnotta nei panifici che espongono la locandina dell’iniziativa, “L’abbraccio che sbriciola la violenza”, organizzata dal Gruppo Panificatori della provincia di Treviso in collaborazione con l’Azienda sanitaria e Confcommercio Treviso;
  • venerdì 24 novembre, al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, alle 20.30 andrà in scena lo spettacolo “Mina, le scarpe e altri imprevisti”, storia autobiografica che parla di libertà, discriminazioni di genere e pregiudizi, di cui è autrice e interprete la scrittrice Francesca Brotto. L’evento, patrocinato dall’Ulss 2, è proposto dalla Commissione per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere e i Diritti del  Comune di Castelfranco Veneto;
  • sabato 25 novembre a Conegliano ci sarà un flashmob per ricordare tutte le donne vittime di violenza, durante il quale si terrà un breve monologo di Lucia Leiballi: un evento commemorativo istituzionale organizzato dall’amministrazione Comunale in collaborazione con l’Ulss 2, il Club Inner Wheel Conegliano-Vittorio Veneto e il Soroptimist Conegliano-Vittorio Veneto. Ritrovo previsto alle 11.00 alla Gradinata degli Alpini con, a seguire, breve passeggiata fino alla panchina rossa in Salita Marconi;
  • è in programma anche quest’anno la realizzazione del ciclo di serate informative “Se la vita prende una brutta piega… dacci un taglio”, organizzato dal personale dei Pronto Soccorso Ulss 2, il Comune di Treviso e le associazioni di categoria. Gli appuntamenti dedicati alla sensibilizzazione di parrucchiere ed estetiste, figure che spesso diventano delle confidenti per le clienti anche in merito a possibili casi di violenza, saranno realizzati con l’obiettivo di fornire loro strumenti utili a sostenere nel modo giusto questo tipo di richieste d’aiuto.